Sono in stato di agitazione i lavoratori del pubblico impiego in Trentino. Cgil, Cisl e Uil chiedono a gran voce il rinnovo del contratto, fermo dal 2009. Le risorse, stanziate dalla Provincia per consentire agli oltre 33mila dipendenti pubblici di godere di aumenti salariali, sono state considerate insufficienti dai sindacati. Per l’anno 2015-2016 l’ente pubblico ha stanziato 43 milioni di euro, per il 2017 la cifra sale a 52 milioni. A conti fatti, però, si tratterebbe di 60 euro lordi al mese in più in busta paga. Gran parte delle risorse va a vantaggio, denunciano le parti sociali, degli oltre 1200 dirigenti pubblici. Il primo giugno è previsto un incontro con il governatore trentino Ugo Rossi.
Sentiamo Giampaolo Mastrogiuseppe della Cgil funzione pubblica: