Troppo inquinamento e misure messe in campo inefficaci. Gli ambientalisti altoatesini presentano un esposto alla procura e una denuncia alla direzione generale ambiente della Comunità Europea. Da più di dieci anni a Bolzano si sta assistendo ad un sistematico sforamento dei limiti di ossido di azoto che, in Italia, è di 40 microgrammi al metro cubo, limite sancito da una direttiva europea. L’inquinamento da ossido di azoto è, principalmente, causato dal traffico cittadino. Secondo le analisi della provincia, per conseguenze legate all’inquinamento, ogni anno in Alto Adige si registrano 130 morti per tumori, malattie cardiorespiratorie e circolatorie, tre quarti dei quali a Bolzano. Le misure messe in campo dal Piano della mobilità da parte del comune di Bolzano, secondo gli ambientalisti, sono inefficaci, le associazioni chiedono al più presto il transito di veicoli con targhe alterne, il pagamento di un ticket all’ingresso della città e l’aumento della qualità dei trasporti pubblici. Nel frattempo hanno inviato il 19 agosto scorso un esposto alla procura della Repubblica di Bolzano. [mda] [Ascolta l’intervista a Claudio Campedelli, vice presidente dell’associazione Ambiente e salute]