Per il momento l’Austria rinuncia agli annunciati controlli anti immigrati al Brennero. E’ quanto è stato annunciato nel corso della conferenza stampa indetta a conclusione del vertice tra il ministro degli interni Angelino Alfano ed il suo omologo austriaco Wolfgang Sobotka. L’Austria ha preso atto che l’Italia ha intensificato i controlli da effettuare sul suo territorio. A tal proposito il ministro Alfano ha detto che i nuovi controlli prima del confine del Brennero stanno portando buoni frutti. Per garantire questo servizio – ha aggiunto il ministro Alfano – sono stati inviati in Alto Adige 50 poliziotti e 60 soldati, per un numero complessivo di 110 uomini. Nel corso della conferenza stampa Alfano ha sottolineato l’importanza delle misure di dissuasione e ha elogiato il lavoro svolto dalla Questura e dal commissariato del governo di Bolzano.
“L’Italia e l’Austria hanno un interscambio commerciale di 17 miliardi di euro all’anno e ogni sette secondi un tir attraversa il confine italo-austriaco. Controlli di frontiera avrebbero perciò un impatto pesantissimo” ha ricordato Alfano il quale ha anche ribadito che l’Europa deve guardare avanti e non tirare indietro le lancette della storia costruendo muri. Il ministro austriaco Sobotka si è detto comunque soddisfatto del nuovo impegno profuso dall’Italia e ha annunciato che per il momento i lavori per la realizzazione della barriera di controllo sono stati sospesi.
“La buona collaborazione è stata premiata e dà i primi frutti” ha commentato il governatore altoatesino Arno Kompatscher. Kompatscher ha ringraziato il ministro Alfano e ha sottolineato “il segnale dato all’Europa”. Il governatore tirolese Günther Platter ha confermato che gli arrivi dall’Italia sono “praticamente azzerati”, ma ha sottolineato la necessità “di tenere alta la pressione di dissuasione, perché le rotte migratorie si spostano molto velocemente”, ha concluso.
Ieri l’Austria aveva dovuto prendere atto del no da parte del consiglio dell’Unione Europea all’avvio al Brennero di controlli provvisori. In effetti ricordiamo che ll Consiglio dell’Unione europea ha dato il via libera alla proposta della Commissione che consentirà a Germania, Austria, Svezia, Danimarca e Norvegia di mantenere per altri 6 mesi solo ed esclusivamente i controlli già in atto alle frontiere interne all’area Schengen. In questo contesto, a quanto si è appreso, Vienna, sostenuta dalla Germania, aveva però chiesto che nel testo della proroga venisse inserita una formula che permettesse l’applicazione di nuovi controlli, se necessario, anche ad altre frontiere (in primis quella con l’Italia e quindi al Brennero) senza dover seguire tutta la procedura preventiva prevista da Schengen. Un’ipotesi che è stata bocciata senza appello dai servizi giuridici dell’Unione europea che l’hanno giudicata non compatibile con il diritto comunitario.
Ascolta l’audio dell’intervento del ministro Angelino Alfano