“La crescita ha bisogno per essere consolidata di riforme strutturali, bisogna dare al Paese quelle riforme annunciate ma mai realizzate. La riforma che rappresenta la base per tutte le altre è quella Costituzionale”. Lo ha detto Maria Elena Boschi, ministro per le Riforme, parlando al Festival dell’Economia di Trento. La data del referendum “non è ancora fissata ma mi auguro prima possibile, nella prima settimana di ottobre”. Il ministro ha anche detto: “Non c’è un rischio di deriva autoritaria dal combinato tra riforma costituzionale e della legge elettorale”. Il ministro ha sottolineato che le due riforme daranno “maggiore stabilità” al Paese, necessaria “per implementare le riforme” grazie al superamento del bicameralismo perfetto e al premio di maggioranza alla lista anziché alla coalizione che impedirà di avere “governi balneari, governi tecnici o che durano un anno, un anno e mezzo”. Il voto per il referendum, dunque, “è un voto per il futuro del Paese, per votare su di noi ci sarà il 2018”. Il ministro si è augurato un’ alta affluenza alle urne ad ottobre perché si tratta “di una occasione preziosa per riconquistare un ruolo di cittadinanza attiva, nelle istituzioni, nella politica in senso bello, di una comunità che prende la responsabilità del proprio futuro”.
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