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HOCKEY. SFUMA SOGNO OLIMPICO DELL’ITALIA

Sfuma il sogno olimpico dell’Italia sotto i colpi del powerplay norvegese. L’Italia perde 4-1 contro i padroni di casa dopo essere rimasta in partita fino al terzo tempo. Domenica l’ultima gara degli azzurri contro il Kazakistan servirà solo per fare esperienza, mentre la qualificazione olimpica sarà decisa nell’ultima gara del torneo tra Francia e Norvegia.
Era una partita già decisiva per le sorti italiane quella di questa sera contro la Norvegia nella seconda giornata del Girone F di qualificazione olimpica. Nel pomeriggio la Francia aveva battuto il Kazakistan per 4-1 portandosi al comando del girone e costringendo così a una vittoria gli azzurri per provare a giocarsi tutto nella giornata conclusiva del torneo contro il Kazakistan. La Nazionale di coach Mair presenta un’unica novità rispetto all’esordio contro la Francia: Frederic Cloutier prende il posto di Andreas Bernard nella gabbia azzurra. Per il resto linee confermate.

La seconda partita dell’Italia alle qualificazioni per la prossime Olimpiadi Invernali inizia in maniera discreta con la Norvegia che gioca al piccolo trotto, controllando le iniziative azzurre non senza qualche problema. Dopo cinque minuti l’Italia ha la possibilità di giocare in superiorità numerica per la penalità di Andreas Martinsen, che paga anche 10 minuti per cattiva condotta. In questo powerplay l’Italia costruisce però poco dalle parti dell’estremo Haugen, che ferma senza problemi le conclusioni azzurre dalla linea blu in assenza di tiri ravvicinati. Superata la fase di difficoltà i norvegesi cercano le azioni in velocità e su una di queste trovano la prima rete della serata (8’). Thoresen lavora un disco dalla destra e lo serve in mezzo a Mathis Olind che controlla e conclude trovando un rimbalzo favorevole sulla parata di Cloutier, incolpevole sul tentativo di deviare il disco che staziona davanti allo slot per pochi secondi. Poco dopo Rosseli va in panca punito, l’Italia cerca la riscossa ma riesce a farsi pericolosa solo dalla distanza con un paio di conclusioni di Gellert su cui Haugen riesce a bloccare di prima intenzione. Poi però si passa dall’altra parte ed è di nuovo la Norvegia a trovare la via della rete. Scandella finisce fuori per due minuti, Zuccarello lavora molto bene un disco sulla parte destra del power play, finta il passaggio e mette il puck dentro per il tocco vincente di Thomas Kristiansen che beffa Cloutier per il 2-0 (18’).

L’Italia cerca la reazione ma soffre la pressione dell’attacco norvegese che arriva a pressare a ridosso della porta azzurra, rischiando di recuperare disco e beffare nuovamente Cloutier che riesce a deviare il disco da posizione ravvicinata. L’offensiva tricolore non riesce a rispondere con pericolosità fino al suono della prima sirena che manda l’Italia a riposo sul doppio svantaggio.
Poche emozioni nei primi 10 minuti di gioco nel secondo periodo. I ritmi di gioco restano alti con le due formazioni che giocano in velocità senza però trovare conclusioni significative. L’asse Zuccarello- Thoresen resta la più efficace per i norvegesi mentre risponde bene il pacchetto difensivo italiano, maggiormente concentrato rispetto alla prima frazione di gioco. A poco più di quattro minuti dalla seconda sirena Traversa scende veloce verso il terzo avversario, il disco arriva a Spinell che a pochi metri dalla gabbia avversaria lo rimette nello slot dove Haugen non sembra avere troppi problemi nel controllo. E invece un tocco di Traversa fa passare alle spalle del portiere nordico il disco che finisce incredibilmente in rete, con gli italiani che dimezzano così lo svantaggio maturato fino a quel momento (34’).

La Norvegia ricomincia il suo tambureggiare offensivo ma con minor intensità, ma è l’Italia a concedere ai nordici una grossa opportunità per una superiorità su un colpo duro di Diego Kostner che viene giudicato forse con eccessiva severità da parte dell’arbitro. L’Italia si difende comunque bene: Cloutier ferma una conclusione pericolosa di Roest da posizione centrale ed il gioco finisce poi per ristagnare a centro pista. Finisce anche un secondo tempo con un’Italia appare più motivata e desiderosa di riscatto rispetto ad un primo periodo in cui ha raccolto poco a dispetto di una Norvegia più cinica e concreta.

Lo spartito non muta nemmeno nella terza frazione, con la Norvegia che comanda e cerca di controllare la manovra contro un Italia guardinga, che si difende bene e prova a fare male con azioni in velocità ma che hanno la caratteristica della poca precisione quando si tratta di impostare con una certa celerità in zona offensiva. Tutto cambia al settimo minuto, con la difesa norvegese che cerca di uscire dal terzo sbagliando l’appoggio del disco sulla quale si fionda Scandella che al momento della conclusione di precisione trova però un prontissimo Haugen che chiude lo specchio. Poco dopo è Cloutier a fermare in due tempi una conclusione di Kristiansen, che con la sua fisicità crea sempre apprensione alla retroguardia azzurra. Retroguardia che se la cava in due occasioni sulle iniziative di un ispirato Zuccarello, con l’estremo difensore azzurro che si esibisce in un paio di interventi provvidenziali.

La disciplina italiana si prende una pausa con la penalità di Diego Kostner, che finisce in panca puniti giusto dopo che Rosseli non trova la rete del 3-1 con una discesa veloce con tiro sulla quale Cloutier è bravo a coprire l’angolo. Durante la superiorità Zuccarello fa suonare l’incrocio alla sinistra di Cloutier che si salva per un soffio dalla capitolazione. L’estremo azzurro è costretto però ad arrendersi sul tiro al fulmicotone dalla linea blu di Holos che fredda l’Italia con un disco raso ghiaccio preciso quanto potente a ridosso dell’undicesimo minuto di gioco del terzo periodo. La reazione degli azzurri arriva ma manca della lucidità necessaria per fare veramente male ad una Norvegia che gioca il suo sistema difensivo senza lasciare spazi agli avversari e concedendo pochissimo davanti al proprio slot. A sei minuti dal termine Anton Bernard si fa pescare in fallo prendendo anche penalità partita forse per uno spiring, lasciando i compagni a fronteggiare una penalità maggiore di 5 minuti durante la quale gli azzurri mostrano grande spirito di squadra contro uno special team che fa girare parecchio il disco fino a trovare la rete del 4-1 con un tiro angolato di Andreas Martinsen che chiude qualsiasi discorso sull’esito della gara in favore della squadra di casa. Arriva la sirena finale e l’Italia saluta già dopo due partite il sogno di qualificazione, dopo una gara in cui ha cercato di fare del proprio meglio contro un avversario apparso purtroppo molto, troppo concreto in zona gol.

Le parole dI coach Mair: “Il risultato per quanto visto mi sembra troppo severo, ma l’avversario ha sfruttato il powerplay, la loro arma migliore. Abbiamo iniziato con un primo tempo di sofferenza forse per il troppo rispetto verso l’avversario, poi la squadra, grazie anche degli accorgimenti tattici, ha reagito molto bene nel secondo tempo. Il parziale ci ha premiato ed anche ai tiri siamo stati superiori. Abbiamo tenuto l’avversario. Poi nel terzo tempo Scandella ha sciupato una ghiotta occasione per il probabile pareggio. Da metà del terzo tempo in poi abbiamo preso delle penalità ingenue e contro una Norvegia così forte e determinata e con il tipo di giocatori che ha non puoi regalare nulla. Comunque sia la squadra non ha mai perso motivazione ed ha combattuto fino al 60′. Ricordo il percorso di crescita di questa squadra e la sua relativa giovinezza. Ci sono e ci saranno momenti meno belli come questa sera, ma tutto può far crescere. Questa sera abbiamo visto cosa può fare una squadra di livello come la Norvegia. Comunque il torneo non è finito: i giocatori sanno che è un onore indossare la maglia e faranno di tutto per onorare il gruppo fino all’ultimo minuto anche contro il Kazakistan. Servirà per fare esperienza”.

 

Norvegia – Italia 4-1  (2-0/0-1/2-0)

Marcatori: 08:35 (1-0) M.Olimb (P.Thoresen); 18:39 (2-0) T.Kristiansen (P.Thoresen/M.Zuccarello) in sup.num.; 34:51 (2-1) T.Traversa (M.Spinell); 51:26 (3-1) J.Holos (M.Limb/K.A. Limb)in sup.num.; 57:51 (4-1) A.Martinsen (K.A.Olimb) in sup.num.;

Formazione Norvegia: L.Haugen (S.Soberg); J.Holos-M.Norstebo; D.Sveum-O.K. Tollefsen; S.Espeland-H.Odegaard; C.Kaasastul;  A.Bastiansen-M.Zuccarello-P.Thoresen; K.A.Olimb-M.Olimb-M.Roselli Oltsen; M.Trattenes-M.Roymark-M.Martisen; E.Salsten-K.Forsberg-N.Roest; Allenatore: P.Thoresen;

Formazione Italia: F.Cloutier (A.Bernard); A.Trivellato-T.Larkin; S.Marchetti-A.Gellert; L.Zanatta-A.Hofer; E.Miglioranzi-H.Oberdorfer; M.Insam- G.Scandella-A.Bernard; G.Morini-D.Kostner-S.Kostner; M.Gander-N.Di Casmirro-A.Andergassen; M.Spinell-T.Traversa-M.Marchetti; Allenatore: S.Mair;

Tiri: Norvegia 34 (16/7/11)  – Italia 13 (4/6/3)

Penalità: Norvegia  2×2’ + 10’ a Martisen;  Italia 3×2’ + 20’+5’ ad Anton Bernard;

 

3 Settembre 2016


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