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HOCKEY SERIE A. TABELLINI E CRONACA DELLA 19. GIORNATA

Serie A – Itas Cup – 19esima – Stagione Regolare – Risultati
4 dicembre 2014
SHC Fassa – HC Egna Riwega 1-2 d.t.r.
Marcatori: 06:18 (1-0) M.Dantone (S.Ryhanen/M.Da Tos); 20:24 (1-1) R.Locatin (M.Sullmann/P.Bustreo); 65:00 (1-2) Rigore decisivo di F.Faggioni;
Arbitri: Massimo De Col e Thomas Gasser ; Giudici di linea: Fabrizio De Toni e Omar Piniè;

Asiago Hockey 1935 – HC Appiano Roi Team 4-0 (3-0/0-0/1-0)
Marcatori: 05:23 (1-0) S.Bentivoglio (S.Hotham/L.Ulmer); 09:18 (2-0) J.Magnabosco (M.Presti/M.Nicola); 09:50 (3-0) D. Borrelli (K.Devergilio/S.Hotham); 59:06 (4-0) T.Carnevale a porta vuota;
Arbitri: Gregory Loreggia e Leandro Soraperra; Giudici di linea: Nicola Basso e Christian Cristeli

HC Valpellice Bodino Engineering – Rittner Buam 5-1 (2-1/1-0/2-0)
Marcatori: 10:39 (0-1) E.Scelfo (T.Ramsey/P.Rissmiller) in sup.num,.; 11:26 (1-1) L.Frigo (P.Nicolao/M.Pozzi); 14:02 (2-1) S.Campbell (N.Di Casmirro/T.Johnson); 25:03 (3-1) A.Silva (N.Di Casmirro/P.Nicolao); 47:47 (4-1) S.Campbell (M.Pope/N.Di Casmirro); 53:23 (5-1) M.Pozzi (S.Campbell/F.De Biasio);
Arbitri: Nadir Ceschini ed Alex Lazzeri; Giudici di linea: Simone Lega e Matthias Cristeli;

HC Val Pusteria Lupi – HC Gherdeina valgardena.it 0-2 (0-1/0-1/0-0)
Marcatori: 14:16 (0-1) J.Newton (M.Fauster/J.Maylan); 35:28 (0-2) J.Newton (J.Maylan/A.Nigro);
Arbitri: Glauco Colcuc e Karl Pichler; Giudici di linea: Christian Gamper e Alex Wadlthaler;

SSI Vipiteno Weihenstephan – Hockey Milano Rossoblu 2-4 (1-1/0-2/1-1)
Marcatori: 00:17 (0-1) A.Petrov (T.Terzago/A.Lutz); 10:32 (1-1) M.Naatanen (J.Walters/H.Stofner); 21:37 (2-1) M.Campanale (T.Gron/M.Gron); 36:46 (1-3) T.Terzago (D.Vallorani/A.Petrov); 57:06 (2-3) F.Hackhofer (J.Owens/M.Naatanen); 57:30 (2-4) T.Gron (D.Vallorani/A.Lutz);
Arbitri: Fabio Lottaroli ed Andrea Moschen; Giudici di linea: Simone Mischiatti e Marco Mori;

SV Caldaro Rothoblaas – Hafro Sg Cortina 2-5 (0-3/0-0/2-2)
Marcatori: 04:58 (0-1) R.De Zanna (M.Ranallo/A.Gellert); 09:48 (0-2) S.Gron (G.De Bettin) in sup.num.; 19:30 (0-3) S.Gron (G.De Bettin/R.Lacedelli); 40:45 (0-4) M.Ranallo (R.Dingle/A.Gellert); 52:52 (1-4) T.Pichler (L.Rainer); 55:52 (2-4) A.Frei (R.Andergassen) in sup.num.; 58:52 (2-5) R.Dingle (G.De Bettin/P.Albers) a porta vuota;
Arbitri: Davide Deidda e Luca Marri; Giudici di linea: Simone Lorengo e Fabrizio Pace;

Fassa – Egna 1-2 d.t.r.
Le due squadre ritornano a giocare dopo 12 giorni di pausa non avendo partecipato ai quarti di Coppa Italia. La formazione di casa cerca la terza vittoria consecutiva proprio per superare l’Egna in classifica che, invece, è in serie negativa da sei gare. I fassani devono rinunciare agli infortunati Marchetti, Castlunger e Casagranda ma rispetto all’ultima partita disputata possono contare anche su Constantin, Trottner e De Luca. Le Wild Goose, dopo i problemi di formazione dell’ultimo periodo, fanno esordire fin da subito i tre nuovi stranieri della Rep.Ceca ex giocatori della nazionale del loro paese come Angel Krstev e Vojtech Kubincak così come il loro connazionale Jan Stehlik. Sempre assenti i lungodegenti Dorigatti e Massar a cui si aggiunge anche Kevin Zucal.
Inizio equilibrato con due squadre che non si risparmiano in una gara abbastanza intensa. Il primo guizzo è dei ladini che passano in vantaggio con Matteo Dantone ma poi l’Egna reagisce e nella seconda parte del tempo mette una certa pressione dalle parti di Tillanen che usa il suo repertorio per fermare gli avanti avversari. La reazione delle Wild Goose si concretizza dopo appena 24 secondi della seconda frazione con il classico gol dell’ex. La squadra altoatesina accelera ma il Fassa regge nonostante una certa passività nel gioco. A metà gara si fa male Federico Gilmozzi al ginocchio, uno degli attaccanti migliori a disposizione di coach Kostner. Il tempo termina in parità. Nel terzo tempo permane il risultato di parità con un Egna che continua ad attaccare anche per il buon inserimento dei tre giocatori della Rep.Ceca. Si arriva così ai minuti finali dove il risultato non si sblocca. Stesso copione all’overtime. Ai rigori l’Egna ne sigla tre di fila mentre il Fassa solo uno. Quello decisivo è dell’ex Faggioni che regala il risultato di 2-1 alle Wild Goose che tornano alla vittoria e spezzano la serie negativa.

Val Pusteria – Hc Gherdeina 0-2
Terzo scontro in una settimana tra le due formazioni dopo le due gare dei quarti di Coppa Italia che hanno premiato i pusteresi. La squadra di casa vuole consolidare il primo posto e si presenta al completo ad eccezione di Michael Purdeller. Il Gherdeina, rispetto alla gara di sabato scorso del Pranives di Coppa Italia, non schiera Mussner, Moling, Stampfer, Schenk e Marco Senoner.
Grande partenza delle Furie Rosse che giocano senza riverenza nei confronti di un Val Pusteria un po’ molle sulle gambe e che non riesce ad organizzarsi di fronte alla maggiore concretezza degli avversari. La formazione di coach Mensonen prende la mira dalle parti di Kuhn e trova il tiro vincente con Newton per il vantaggio gardenese. La reazione dei Lupi tarda ar arrivare e si va alla prima frazione con il minimo vantaggio ospite. Nella seconda frazione arriva la reazione del Val Pusteria ma forse troppo inconcludente dalle parti di un Demetz comunque molto reattivo quando chiamato in causa. Per quanto riguarda il copione delle reti si ripete quanto visto nel primo tempo: il raddoppio è firmato ancora dal terzino Newton che regala ai ladini il doppio vantaggio. Nel terzo tempo ancora Gherdeina sugli scudi con un Val Pusteria incapace di reagire. Così si arriva ai concitati minuti finali dove un Val Pusteria, un po’ nervoso fin dall’inizio della gara, perde per una penalità di 10’ anche Patrick Rizzo. Il recupero non arriva e Val Pusteria che perde la seconda gara consecutiva in campionato e la leadership della classifica. Il Gherdeina conquista punti pesanti visto che le dirette inseguitrici per un posto al Master Round, Vipiteno e Appiano, vengono sconfitte. Per Mark Demetz, portiere nel giro della Nazionale Senior ed ex di turno, secondo shutout stagionale. La tensione accumulata nelle tre gare ravvicinate tra Coppa e campionato si fa viva alla fine della gara con le squadre che si fronteggiano a fischio finale avvenuto. Ma gli arbitri riportano l’ordine.

Caldaro – Cortina 2-5
Scontro tra due squadre in un periodo non facile per i Lucci e gli Scoiattoli. Il Caldaro si presenta in casa, dopo 12 giorni di pausa, con l’esordio di due vecchi conoscenze che ritornano all’hockey giocato dopo un periodo d’inattività: il difensore Leonhard Rainer e l’attaccante Thomas Pichler. Assenti Alexander Andergassen, Hannes Pichler, Piva e Montgomery. Per il Cortina non ci sono gli infortunati Fabris, Baldo, Moser, Adami, Wunderer e Menardi. In porta c’è Valle Da Rin al posto di Anthony Borelli per fare spazio a Marcello Ranallo in attacco.
Grande partenza degli ospiti che sembrano giocare con semplicità e scioltezza contro un avversario che schiera anche dei giocatori in non perfette condizioni fisiche. Dopo aver sfiorato il gol, il Cortina prende decisamente il largo nella seconda parte del primo tempo con le marcature di De Zanna e Gron in superiorità. Lo stesso giocatore slovacco si ripete a 30’ dalla prima sirena per un netto vantaggio ampezzano. Nella seconda frazione il ritmo rimane alto ma non arriva nessuna rete anche se gli ospiti ci provano dalle parti di Morandell che deve intervenire più volte per evitare un passivo ancora maggiore. Nel terzo tempo si apre con il guizzo di Ranallo che cala il poker. Risponde per i Lucci il nuovo arrivato Thomas Pichler assistito nell’occasione dall’altro nuovo arrivo Rainer. Frei dimezza lo svantaggio per un terzo tempo combattuto ma il Cortina sembra tornato in forma. La rete di Dingle blinda il risultato per il 5-2 finale dei bellunesi. Caldaro sempre più ultimo, Cortina raggiunge l’Appiano e torna alla vittoria nonostante le assenze. Una boccata d’ossigeno per coach Hicks e la sua truppa.

Vipiteno – Milano 2-5
Un Milano con qualche assenza importante ma ancora galvanizzato per la conquista di un posto nelle Final Four di Coppa Italia gioca un primo periodo discreto contro un Vipiteno che ci mette un po’ per ingranare, tanto che i rossoblu sfruttano la prima vera occasione del loro attacco portandosi in vantaggio grazie al tocco di Petrov. Gli ospiti consolidano il vantaggio con alcune opportunità per il raddoppio ma arriva il pareggio dei Broncos con Naatanen che sfrutta un corridoio dalla distanza per infilare Caffi. L’estremo milanese si esibisce in un paio di parate “salva risultato” ma il periodo termina in parità e con il Milano lucido ed efficace. Nel secondo periodo il copione varia di poco o nulla, con il Vipiteno che cerca di spingere ma il Milano si dimostra cinico sfruttando le poche occasioni avute per riportarsi avanti con una stilettata dalla distanza di Campanale. I padroni di casa cercano di forzare la situazione intorno alla gabbia di Caffi che però corre pochi rischi e riesce ad amministrare al meglio ogni azione, specie in contropiede. Su uno di questi Petrov pesca Vallorani che non riesce a trovare la via della rete, cosa che però riesce a Terzago che batte Purulaa fiondandosi in modo vincente sul rimbalzo concesso dal goalie finnico. Il Vipiteno accusa il colpo e dimostra di essere poco lucido quando si tratta ora di impostare l’azione offensiva fino al secondo intervallo che manda a riposo il Milano in vantaggio per 3-1. Il Milano resta concentrato anche nel terzo periodo quando comunque la fatica comincia a fare capolino nelle fila dei rossoblu, ma la squadra di Curcio continua a giocare rispondendo colpo su colpo ad un Vipiteno che si fa pericoloso con Owens e Maffia dalla distanza, senza però grandi preoccupazioni. Con il passare dei minuti i Broncos guadagnano metri di pista ed una serie di superiorità durante la quale i milanesi rischiano grosso, soprattutto quando arriva il 2-3 di Hackhofer con una botta dalla distanza (con il Vipiteno senza portiere per un ulteriore uomo in più sul ghiaccio). Ultimi giri di orologio con Caffi che ha il suo bel fare prima che Gron in diagonale freddi l’estremo vipitenese per chiudere definitivamente la partita in favore di un Milano sempre più sorprendente.

Asiago – Appiano 4-0
L’Asiago impiega poco più di cinque minuti per violare la difesa dell’Appiano, rompendo l’equilibrio iniziale con la rete di Bentivoglio, preludio di un primo periodo tutto in discesa per i vicentini. Dopo il vantaggio gli stellati si portano sul 3-0 nel giro di trenta secondi, quando vanno nuovamente a segno Magnabosco e capitan Borrelli, incanalando così già al termine dei primi 20 minuti gioco la gara nella mani della squadra di John Parco contro un Appiano piuttosto arrendevole. Nel secondo periodo l’Asiago amministra al meglio il vantaggio acquisito nella prima frazione, lasciando qualche spazio ad un Appiano che sembra prendere coraggio senza però avere la possibilità concreta di riaprire la partita, facendo attenzione a non prendere altri gol sui veloci contropiedi impostati da Bentivoglio e soci. Non cambia la musica nemmeno nell’ultimo terzo di gioco, quando comunque si registra il quarto gol asiaghese che ha la sua importanza perché arriva dal nuovo arrivato Carnevale che sancisce, come se ce ne fosse bisogno data la gara ampiamente chiusa, la vittoria dei vicentini con uno shutout per l’ottimo Marozzi.

Valpellice – Ritten 5-1
Nonostante i soli tre stranieri sul ghiaccio ed il 17enne Fink in porta il Renon comincia con decisione la gara contro il Valpellice, costretto a capitolare con l’uomo in meno sul ghiaccio sul tocco vincente di Scelfo che non lascia scampo a Sidor. I Bulldogs però non si scompongono e nel giro di pochi minuti si riorganizzano, trovando il pareggio con Frigo e poi un superiorità con Campbell. I padroni di casa sono costretti comunque a chiudere il parziale in difesa, insidiati dagli attacchi dei Ritten Buam fino al suono della prima sirena in una gara dai ritmi playoff. Riparte bene il Renon anche le periodo centrale, senza però trovare la rete che avrebbe significato pareggio, anzi, alla prima dormita ci pensa Silva ad allungare per i suoi, sfruttando a pieno un bell’assist in transizione di DiCasmirro. Sul doppio vantaggio la Valpe sembra più sciolta e gioca con tranquillità rispetto al primo periodo quando aveva chiuso in sofferenza, facendo ben attenzione a concedere poco o nulla ad un Renon comunque pericoloso nonostante l’esigua lunghezza del roster a disposizione in questa serata e in cui il solito Rissmiller si rivela solito trascinatore nei momenti più difficili insieme a Gruber e Daccordo. La gara resta equilibrata anche nell’ultima frazione di gioco, dove però la Valpe fa valere la sua maggior profondità di panchina contro un Renon che però non si arrende nemmeno quando arrivano le reti di Campbell e Pozzi, continuando a cercare la via della rete contro un Sidor che resta concentrato anche a risultato ampiamente acquisito. La Valpe si porta in vetta solitaria in testa al campionato di Serie A: non era mai successo in 80 anni di storia della società torrese. Prima sconfitta esterna del Renon.

Classifica Serie A – Itas Cup:
Valpellice 43 punti;
Asiago 42 punti;
Rittner Buam , Val Pusteria e Milano 40 punti;
Gherdeina 31 punti;
Vipiteno 24 punti;
Cortina ed Appiano 23 punti;
Egna 16 punti;
Fassa 13 punti;
Caldaro 7 punti;

5 Dicembre 2014


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