In gara uno della finale scudetto dell’81. campionato di serie A il Renon espugna il ghiaccio dell’Odegar superando l’Asiago all’overtime grazie ad un gol di Johansson a pochi secondi, esattamente sei, dal termine.
Risultato di gara 1 della finale scudetto (serie best of seven)
Asiago – Renon 2-3 dts (1-1 1-1 0-0 0-1) – serie 0-1
Subito un confronto equilibrato nel primo atto di finale che finisce quasi allo scadere dell’overtime con il tiro in powerplay di Johansson che fissa il punteggio per 3-2 degli ospiti che si portano a casa il primo punto della serie.
Serie A – Itas Cup – 54esima Giornata – Quarta Fase – Risultati
26 marzo 2015 – Playoff – Gara 1 – Finale Scudetto (best-of-seven)
Asiago Hockey 1935 – Rittner Buam 2-3 d.t.s.
Formazione Asiago
Portieri: V.Marozzi 60:00 (A.Tura)
Difensori: S.Hotham – E.Miglioranzi; D.Sullivan-S.Marchetti; L.Casetti-M.Strazzabosco; A.Strazzabosco; N.Munari;
Attaccanti: K.Devergilio-S.Bentivoglio-L.Ulmer; D.Iori-D.Borrelli-A.Nigro; M.Tessari-M.Presti-F.Benetti; N.Tessari; M.Stevan; F.Pace;
Allenatore: J.Parco;
Formazione Rittner Buam
Portieri: F.Weinhandl 60:00 (R.Fink);
Difensori: T.Ramsey-C.Borgatello; R.Rampazzo – I.Gruber; A.Ambrosi – I. Tauferer; A.Alber;
Attaccanti: D.Tudin- P. Rissmiller-M.Spinell; L. Felicetti; E.Johansson –L.Ansoldi-S.Kostner; L.Daccordo-E.Scelfo-T.Spinell; J.Kostner; A.Eisath; M.Quinz; Allenatore: M. Raymond;
Arbitri: Glauco Colcuc e claudio Pianezze; Giudici di linea: Fabrizio De Toni ed Omar Piniè;
Asiago contro Renon. Scatta la finale scudetto playoff, al meglio delle sette gare, per assegnare il titolo tricolore, stagione 2014/15 per l’edizione n°81 del massimo campionato di hockey ghiaccio. L’Asiago si presenta con il vantaggio della pista avendo vinto la seconda fase. Gli stellati di casa hanno la possibilità di vincere il quinto scudetto della loro storia dopo quelli del 2000/01, 2009/10, 2010/11 e 2012/13. I Buam difendono il primo scudetto della loro storia vinto lo scorso anno contro il Val Pusteria. Per i veneti si tratta della decima finale, la quarta negli ultimi sei anni. Per il Renon si tratta della sesta finale scudetto dalla stagione 2005/06. I precedenti playoff sono a favore dell’Asiago per 3-1. I berici hanno vinto nei quarti di finale 2000/01, nei quarti di finale 2003/04 e 4-0 nella finale scudetto 2009/10. Il Renon ha vinto la semifinale dello scorso anno. I precedenti stagionali sono in perfetta parità con due vittorie a testa.
I vicentini lamentano la sola assenza di Josè Magnabosco che si è infortunato al ginocchio nel corso della serie dei quarti di finale contro l’Appiano. Nessuna novità particolare per il Renon. Out Max Ploner, infortunato da dicembre e turnover per Justin Di Benedetto.
Fin dalle prime battute l’Asiago si dimostra sicuramente più in palla, trovando subito i ritmi giusti e mettendo grande pressione alla difesa avversaria, imponendo intensità di gioco da Serie Finale. Presti cerca subito la via della rete approfittando di un errore difensivo ma non riuscendo a centrare la porta. La risposta del Renon arriva su un’azione in velocità finalizzata da Borgatello con un tiro angolato che Marozzi che riesce a deviare al volo. Tocca poi a Borrelli cercare l’angolino alto senza riuscirci per una questione di centimetri, e sull’azione successiva Simon Kostner riceve un disco e da posizione decentrata costringendo il goalie avversario a piegarsi sui gambali per respinge basso.
Al nono minuto passa l’Asiago: Bentivoglio trova spazio e pista dietro la gabbia avversaria, si ferma e serve subito Devergilio che di prima intenzione tocca in porta il disco vincente per il vantaggio vicentino. Il Renon avrebbe subito l’occasione per il pareggio, grazie ad una superiorità numerica in cui però lo special team altoatesino combina ben poco dalle parti di Marozzi. Dopo l’insidioso diagonale nel traffico di Marchetti, tocca all’Asiago giocare con l’uomo in più (fuori Ambrosi) e qui è bravo Weinhandl a fermare prontamente un tiro potente di Hotham su cui nessuno riesce ad intervenire per la prontezza del portiere austriaco. Nel finale esce il Renon che stazione nel terzo difensivo asiaghese, trovando a 54” dalla prima sirena la rete di Gruber, prontissimo a freddare all’angolino alto un Marozzi apparso coperto dal traffico davanti alla sua gabbia. Un pareggio fatto di cinismo ed estrema concretezza da parte dei campioni d’Italia che riescono ad andare al primo riposo sul risultato di 1-1.
Secondo periodo che inizia sempre con l’Asiago in avanti e che si porta al tiro subito con Sullivan trovando la pinza di Weinhandl. Poco dopo nuova penalità a favore dei padroni di casa che però sembrano poco concentrati e a momenti Thomas Spinell centra il bersaglio grosso dopo un veloce contropiede in solitaria. Il Renon pensa soprattutto a difendersi, respingendo con attenzione i tentativi offensivi di un Asiago che corre un grosso pericolo sull’incursione di Ramsey che tenta la via della rete con un rovescio insidioso mettendo il disco nel traffico dove però non c’è nessuno per la deviazione vincente. L’intensità diminuisce visibilmente ma ad un certo punto Miglioranzi viene toccato durissimo da Markus Spinell con una carica alla testa molto pericolosa che costringe i direttori di gara a spedire il giovane attaccante altoatesino sotto la doccia anzitempo, lasciando i suoi compagni alle prese con ben 5 minuti di inferiorità da affrontare.
Durante questi minuti sono Nigro e Sullivan i più pericolosi, ma alla prima disattenzione della difesa vicentina il Renon passa in vantaggio: disco che arriva sulla stecca di Johansson che scende sulla destra, arriva a ridosso di Marozzi e lo infila con un disco nell’angolino che non lascia scampo all’estremo asiaghese. Quando manca un minuto e 20” da giocare con l’uomo in meno Rampazzo tocca duro Iori davanti allo slot e finisce fuori per due minuti, con i compagni ad affrontare una doppia inferiorità. Dopo una lunga serie di passaggi di avvicinamento l’Asiago riesce a passare grazie ad un disco messo al centro da Borrelli dove Ulmer è prontissimo, in mischia, a toccare in rete per la rete del meritato pareggio. Alla ripresa del gioco il ritmo sale, batti e ribatti da una parte e dall’altra, con Matteo Tessari bravo ad imbeccare in velocità Benetti che tenta la conclusione trovando davanti a se la figura di Weinhandl che si salva così nuovamente in scioltezza. Finale di gara nervoso, con Devirgilio che finisce in panca puniti, seguito poco dopo da Luca Ansoldi che si fa sfuggire qualche parolina di troppo verso l’arbitro che lo punisce con 10′ per cattiva condotta. Ultimi minuti del secondo periodo in cui Rissmiller e Tudin chiamano all’intervento provvidenziale il buon Marozzi, costretto a salvarsi in acrobazia sulle conclusioni degli avanti dei “Ritten Buam”. Al suono della seconda sirena è ancora pareggio.
Terzo periodo in cui le due contendenti cominciano a badare maggiormente a non commettere errori decisivi, abbassando i ritmi di gioco e lasciando spazio alle difese che controllano. Il Renon comincia a far capolino con una certa continuità dalle parti di Marozzi, mantenendo una sorta di dominio territoriale anche senza tirare molte volte in porta, con Borgatello che si incunea nella difesa asiaghese cercando di toccare il disco in mezzo ad un contrasto, con Marozzi costretto alla deviazione con lo scudo per evitare guai, mandando alto. Intorno al nono minuto Iori cerca di scuotere i suoi portandosi al tiro con un diagonale respinto da un attento Weinhandl. Gli animi si scaldando, con Gruber in panca puniti raggiunto poi da Rampazzo e Miglioranzi che non se le mandano a dire anche quando il gioco è fermo. L’Intensità scende e lo spettacolo ne risente, con il Renon che resta in avanti e l’Asiago che cerca, forse in maniera troppo individuale, di portarsi al tiro senza però trovare soluzioni valide quando cerca di impostare azioni valide per far male alla difesa avversaria. Ultimi cinque minuti con l’Asiago che torna fuori e prova il colpaccio, specie con un indomito Iori che si trasforma in vera e propria anima asiaghese cercando di coinvolgere i compagni e andando al tiro in almeno 2 occasioni trovando un prontissimo Weinhandl alla deviazione decisiva. A tre minuti dalla fine si rivede Bentivoglio con un tiro basso che trova il gambale del portiere austriaco, che si ripete poco dopo sul rabbioso slap di Iori a tratti incontenibile dalla difesa del Renon. Ultimi secondi con le squadre stanche ma sempre concentrate e che vanno negli spogliatoi per la terza volta in attesa dell’overtime.
Nell’overtime gli spazi ci sono ma Asiago e Renon badano a non sbagliare e a fare le scelte giuste, anche quelle meno rischiose, per non lasciare buchi nelle rispettive difese. I due portieri restano comunque concentrati, visto che il ritmo è costante anche se forse manca l’intensità necessaria per vere e proprie azioni, che spesso si risolvono su conclusioni poco pericolose o tiri dalla distanza, facili prede nelle pinze di Marozzi e Wainhaldl. La stanchezza comincia a farsi sentire sul ghiaccio, tanto che a cinque minuti dalla fine, quando l’Asiago sembra essere più fresco, la panchina del Renon chiama un time out per riorganizzarsi e prendere anche un po’ di energia per il finale che non si discosta di molto da quanto vissuto e visto nei minuti precedenti. Dopo il timeout dell’Asiago, arriva una penalità a 20” della fine per Bentivoglio, episodio che l’Asiago paga a carissimo prezzo: disco sulla blu fra Gruber e Johansson, con quest’ultimo che riceve e spara al volo il disco che si infila in rete, anche grazie al velo di Ansoldi davanti allo slot di Marozzi. All’Odegar vince in Renon e sabato la finale sarà di scena a Collalbo per Gara 2.