In gara-quattro della finale scudetto dell’81. campionato di Serie A (serie best of seven)
Renon – Asiago 3-2 dtr (1-0 0-1 1-1 0-0 1-0).Serie 2-2
Gara 5 sabato 4 aprile all’Odegar di Asiago
Il Renon pareggia la serie al termine di una vibrante gara in cui nessuna della sue squadre riesce a dominare per intero l’avversario. Così il primo tempo è dei padroni di casa grazie a Julian Kostner ma Asiago sprecone in powerplay. Il secondo tempo è appannaggio degli ospiti grazie a Diego Iori. Nella terza frazione Layne Ulmer in superiorità e Luca Ansoldi con una deviazione sottoporta portano la gara all’overtime. Marozzi resiste bene agli assalti dei Buam mentre Strazzabosco sfiora il gol. Ai rigori prevale il Renon con Rissmiller. La serie si allunga almeno fino a Gara 6.
Quarto atto della finale scudetto. Dopo la vittoria per 5-4 in Gara 3 sul ghiaccio di casa, l’Asiago, questa sera, in caso di vittoria alla Arena Ritten, può conquistare il primo match-point della serie. La novità della serata è il ritorno del portiere austriaco Fabian Weinhandl che dopo l’esclusione in Gara 3 si accomoda nella gabbia degli altoatesini mentre Roland Fink è il back-up. A seguito di questa scelta, Justin Di Benedetto rimane fuori per turnover. Markus Spinell sconta la terza di quattro giornate di squalifica. Julian Kostner viene inserito in prima linea al fianco di Tudin e Rissmiller. L’Asiago non presenta nessuna novità . Sempre assente Josè Magnabosco.
Inizio di partita molto deciso da parte dell’Asiago che si getta subito nel terzo avversario, ma il Renon riesce subito ad entrare in partita e costruisce un’azione pericolosa con Daccordo che chiama alla deviazione Marozzi. Dopo poco meno di tre minuti arriva anche la prima penalità della gara, in favore dell’Asiago che però non riesce a costruire nulla di pericoloso nel terzo avversario. Quando si torna a ranghi completi le marcature sull’avversario si fanno serrate e le occasioni tardano ad arrivare anche per qualche aggressività di troppo da parte delle due squadre che non si risparmiano sicuramente. A ridosso dell’undicesimo minuto Ramsey si incunea nella difesa asiaghese, non tira quando ne ha l’opportunità e serve Julian Kostner che però ci arriva con il rovescio e non riesce ad impattare giusto ad un passo dalla gabbia avversaria. I ritmi restano molto alti, il Renon mette alle corde la difesa avversaria stazionando a lungo nel terzo dei veneti con una grande pressione, specie con la sua terza linea. Passa un minuto e sempre Julian Kostner prima chiama alla parata in tuffo Marozzi ma poi lo beffa con un tocco ravvicinato su un disco uscito molto bene da dietro porta dopo essere stato lavorato molto bene dal solito Rissmiller. Trovato il vantaggio i padroni di casa cadono in un paio di ingenuità in difesa, ma nonostante l’Asiago giochi praticamente un minuto in doppia superiorità (fuori Felicetti e Rampazzo) non riesce a trovare un tiro pericoloso, nemmeno da posizione ravvicinata, e quando ci riesce trova un prontissimo Weinhandl che non concede alcuna ribattuta davanti al suo slot. Finale di tempo piuttosto equilibrato, con le due squadre che si equivalgono e non regalano nulla ai rispettivi avversari, andando a riposo con il Renon sul vantaggio di 1-0.
L’Asiago inizia in pressione la seconda frazione, nonostante il fallo di Miglioranzi interrompa il tentativo di pressione costante dei vicentini, con il Renon che resta comunque lontano dalla gabbia avversaria creando poco o nulla dalle parti di Marozzi. La partita viaggia sempre su ritmi costanti, fatti di intensità e fisicità negli interventi in balaustra (Borrelli toccato duro da Tudin lascerà la partita per alcuni cambi), con le due formazioni che continuano a giocare con convinzione senza alcun momento di pausa. Ad un certo punto della partita l’Asiago sembra trovare una serie di giocate interessanti e quando ci si ritrova in 4 contro 4 per la panca puniti di Miglioranzi e Simon Kostner, i veneti riescono ad impattare il risultato: il disco arriva al limite della blu sulla stecca di Sullivan, tiro potente del terzino respinto da Weinhandl, il disco arriva dove è appostato Iori che un tocco al volo mette in rete a fil di palo. Arriva poi una serie di penalità che però non concedono grosse occasioni per chi ha la reale superiorità, anche se è il Renon a metà periodo si fa pericolosissimo sfiorando la segnatura con Tudin, Spinell e Rissmiller che trovano davanti a loro un ottimo Marozzi, autore di almeno due interventi decisivi in questa fase della gara. La risposta asiaghese arriva dall’esperienza di Strazzabosco, abile a trovare due conclusioni dalla distanza su cui il portiere avversario corre non pochi brividi anche per il notevole traffico davanti al suo slot. Due minuti per un cambio errato e troppi uomini in pista impediscono al Renon di continuare la sua pressione, con Iori che cerca di trovare nuovamente la via della rete con un tocco sotto misura su cui Weinhandl chiude lo specchio e ferma il gioco per evitare guai. L’equilibrio torna sul ghiaccio durante gli ultimi 3 minuti del periodo centrale, con i veneti in avanti e i padroni di casa pronti ad azionare la propria terza linea per partire in pericolosi contropiedi che però vengono ben controllati dalla retroguardia stellata. Al suono della seconda sirena le due squadra vanno così a riposo sul punteggio di 1-1.
Terzo periodo che vede subito Presti cercare di beffare Weinhaldl che però riesce ad anticipare il tentativo di deviazione di Benetti. Al quinto minuto Borgatello finisce in panca puniti e sulla prima azione favorevole l’Asiago si porta in vantaggio: Ulmer approfitta di un varco sulla blu e tira improvvisamente di polso, con il disco che si insacca all’incrocio. Il Renon sembra alle corde ma pian piano prende coraggio si butta in avanti con una certa veemenza, forse con troppa foga e poca precisione. Ci provano Gruber e Borgatello con due azioni personali, mentre Ansoldi spara a rete un diagonale che Marozzi controlla dopo un bell’assist di Ramsey in velocità. I padroni di casa non si arrendono anche se l’Asiago, forte del vantaggio, cerca di amministrare il gioco facendo correre i secondi sul tabellone, cercando di alleggerire la pressione avversaria con Ulmer, bravo a stoppare il disco e a cercare la porta avversaria con un disco insidioso. La terza linea del Renon comincia ad essere efficace, creando scompiglio davanti allo slot di Marozzi, costretto a capitolare su un disco di Johansson dall’angolo, con Ansoldi che riesce a deviare (fortunosamente) quanto basta per trovare il meritato pareggio dei Ritten Buam. Sul 2-2 la squadra di Raymond ci crede e continua ad attaccare, con l’Asiago che fatica ad uscire dal proprio terzo, ma ci pensano Ulmer e Bentivoglio a riportare in avanti i compagni con un paio di conclusioni che mettono in allarme Weinhandl, attento comunque sui due dischi sporchi degli attaccanti vicentini. A meno di tre minuti dal termine Devirgilio prova a correggere in rete un disco vagante da posizione centrale, ma il goalie austriaco è attento e riesce a controllare in due tempi. Finale tutto di marca “Ritten”, con Johansson e Scelfo che cercano la conclusione su cui però Marozzi non si fa sorprendere. Sirena finale dei regolamentari, gara 4 va all’overtime.
Nell’overtime gli spazi si allargano ma le due formazioni sono caute e coperte, anche se è l’Asiago a partire meglio portando maggiormente il disco sulle stecche e cercando di costruire qualcosa (con Bentivoglio) senza però riuscirci. Dopo qualche minuto di attesa il Renon si fa sentire e va al tiro con Borgatello prima e successivamente con Felicetti che chiama al miracolo Marozzi, imitato sul capovolgimento di fronte da Weinhandl sul tentativo ravvicinato di Hotham . I padroni di casa ancora pericolosi con Johansson che però spara alto la conclusione sul passaggio di Ansoldi. La tensione si respira intorno alla pista, con Marozzi costretto al tuffo per bloccare il tocco di Tudin poco fuori l’area di porta. Un tiro di Strazzabosco poi centra secco il palo dalla linea blu facendo sobbalzare i tifosi vicentini sugli spalti, ma Johansson cerca la porta su un diagonale violento che Marozzi ferma chiudendo l’angolo basso della porta. Arriva poi la richiesta per visionare il palo del veterano asiaghese ma più per rifiatare che per discutere realmente se fosse gol o meno. La stanchezza si fa sentire anche se è il Renon ad aver le occasioni per vincere con un tiro basso di Johansson, un tiro di prima intenzione di Simon Kostner e nel finale una percussione di Tudin fermato a due passi da Marozzi con le maniere forti. Alla fine cambia poco e si va ai tiri di rigori.