E’ di cinque arresti e 14 fermi il bilancio del pomeriggio di guerriglia vissuto ieri al passo del Brennero per la manifestazione indetta dagli anarchici di Trento ed altre zone del nord Italia con apporto di manifestanti giunti anche dall’Austria e dalla Germania. Quindici poliziotti e tre carabinieri sono stati feriti. Nessuno per fortuna è in gravi condizioni. Pesanti i danni materiali lasciati sul campo. La stazione ferroviaria di Brennero è stata devastata. Per paura di possibili incursioni di devastazione da parte dei manifestanti, il centro commerciale è stato chiuso per quasi tutto il pomeriggio.
I manifestanti hanno raggiunto Brennero in Trento dopo essersi radunati a Trento in piazza Dante. Hanno portato con loro maschere antigas e caschi oltre ad abbigliamento completamente nero. Nessuno è stato preventivamente controllato dalle forze dell’ordine ed circa 200 anarchici hanno raggiunto il Brennero con il treno in partenza a Trento a mezzogiorno. A Bolzano si sono aggiunti anche alcuni manifestanti altoatesini , oltre a qualche austriaco e tedesco, giunti in Alto Adige ancora venerdì.
Il gruppo ha completamente occupato interi vagoni e durante il viaggio i manifestanti hanno preparato il loro abbigliamento di battaglia mettendo a punto bombe carta e preparando la disponibilità di bulloni che avrebbero poi lanciato contro le forze di polizia. Una volta al Brennero, in pochi minuti è iniziata la manifestazione con attacco alla polizia italiana. I manifestanti non hanno cercato di oltrepassare il confine consapevoli che ad attenderli c’erano 400 poliziotti austriaci in assetto anti guerriglia con una trentina di cani appositamente addestrati.
Il pomeriggio di violenza si è così concretizzato in seguito con il blocco della ferrovia e dell’autostrada. I collegamenti ferroviari sono rimasti bloccati per alcune ore. Solo in serata la situazione è tornata alla normalità
Come detto cinque manifestanti sono stati arrestati, 14 sono in stato di fermo. Tra gli arrestati c’è anche una donna roveretana di 37 anni accusata di resistenza a pubblico ufficiale. Altri due trentini sono stati denunciati a piede libero