“In tanti paesi i gay, le lesbiche ed i transgender vengono ancora perseguitati o uccisi. La conseguenza è una forte traumatizzazione e la conseguente difficoltà di accettare se stessi. Sempre più profughi gay e lesbiche si rivolgono a Bolzano all’Arcigay-Centaurus per avere informazioni e assistenza”. Lo dice Andreas Unterkircher, il presidente dell’associazione bolzanina, in una nota ricordando la giornata internazionale contro l’omo- e la transfobia,. Arcigay-Centaurus spiega che desidera dare un contributo concreto anche nell’attuale dramma dei profughi e sottolinea nella sua nota che tante istituzioni locali che si occupano di migranti chiedono consulenze per profughi omosessuali. E irritazione dei sindacati in Alto Adige per la decisione del comune di Bolzano di non riservare un luogo al pubblico dove poter organizzare iniziative in vista della giornata internazionale contro l’omofobia. La motivazione ufficiale è che le piazze del centro città devono essere mantenute libere nell’eventualità che un candidato improvvisi un comizio elettorale in previsione del ballottaggio. “Avremmo voluto una piazza del capoluogo per consentirci un reale contatto con la cittadinanza – spiega Mauro Baldessari, della Uiltucs – e per proporre un “gesto” di chiara evidenza e di sensibilizzazione contro le discriminazioni, ancora drammaticamente presenti, legate all’identità di genere nei luoghi di lavoro”.
Ascolta l’intervista al presidente di Centaurus Andreas Unterkircher
Ascolta l’intervista a Mauro Baldessari segretario della Uiltucs