GHIACCIAI TRENTINI, NEL 2025 ARRETRAMENTO MEDIO DI 18,5 METRI

Presentato il progetto "Sentieri glaciologici virtuali"

Foto: Servizio Glaciologico Lombardo e Società Alpinisti Tridentini

Nel 2025 in 16 ghiacciai del Trentino analizzati dalla Sat è stato registrato un arretramento medio di 18,5 metri, con ritiri massimi fino ai 30-33 metri e una perdita di superficie glaciale che in meno di dieci anni ha ridotto da 30 a 20 chilometri quadrati le aree glacializzate in provincia di Trento. I dati, raccolti da una ventina di volontari tra settembre e ottobre 2025, sono stati presentati in conferenza stampa nella sede della Sat di Trento dal presidente della Commissione glaciologica della Sat Enrico Valcanover. Il quadro conferma la sofferenza dei ghiacciai trentini, che sono arretrati in media di 14 metri nel 2024, di 26 nel 2023 e di 51 nel 2022.
“Andiamo da arretramenti dell’ordine di un metro sulla Marmolada ad arretramenti di 30 metri su ghiacciai come quello del Mandrone”, ha spiegato Valcanover, che ha evidenziato l’importanza dell’utilizzo dei droni nel misurare l’arretramento, perché consentono di avere rilievi tridimensionali e georeferenziati.
“La situazione è critica in tutta Italia”, ha affermato il presidente della Fondazione glaciologica italiana Valter Maggi, presente in videocollegamento, pur riconoscendo che “il settore occidentale, che presenta montagne più elevate, ha ghiacciai che ancora riescono a mantenere dimensioni e forme di tutto rispetto”, nonostante il fatto che pure “in quella zona si sta registrando una forte risalita dei ghiacciai e una riduzione delle masse glaciali”.
Il presidente della Sat di Trento, Cristian Ferrari, ha presentato il progetto dei “Sentieri glaciologici virtuali”, disponibile sul sito: “Abbiamo cercato di creare una sorta di ‘google map’ dei ghiacciai, individuando una serie di punti caratteristici in cui abbiamo fatto dei confronti fotografici”, ha concluso Ferrari.

5 Dicembre 2025


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