FESTIVAL DELL’ECONOMIA: ARRIVEDERCI AL 2017

Con Spence va in archivio anche l’undicesima edizione del Festival dell’Economia di Trento, una manifestazione che acquista di importanza e popolarità di anno in anno. Il tema di quest’anno “I luoghi della crescita” è stato sviscerato e analizzato e ci sono molti punti che saranno la base per le prossime valutazioni. Molti di questi sono stati trattati anche dal nobel Michael Spence dialogando con il responsabile scientifico Tito Boeri nell’incontro conclusivo che ha tracciato una sorta di bilancio.

La crisi ha ridotto la presa ma è indubbio che siamo in una fase di riduzione della crescita mondiale che durerà ancora a lungo. Le economie emergenti hanno frenato e le immigrazioni distolgono l’attenzione della politica, concentrandola contro le tentazioni di chiusura dei confini. La tecnologia robotizzata lavora contro l’occupazione e nel prossimo ventennio cancellerà metà dei lavori che siamo abituati a vedere. La transizione non sarà facile per tutti, serviranno capacità di adattamento, flessibilità, voglia di rimettersi in gioco e nuove competenze. Chi non ce la farà resterà ai margini o peggio.

Bisognerà convivere con l’apprendimento continuo e la conoscenza delle lingue passerà da vantaggio competitivo a necessità primaria e l’export sarà il cavallo per trovare mercati più liquidi del nostro.
L’Europa avrà qualche chance soltanto se saprà armonizzare i propri sistemi finanziari e fiscali ma la Brexit potrebbe fare da spartiacque per una fuga di gruppo.

Per quanto riguarda un’altra fuga, quella dei cervelli, questa si fermerà soltanto quando raggiungerà i nuovi luoghi di crescita, i nuovi Hub della conoscenza che dovranno essere obbligatoriamente creati. Li convergeranno risorse, investimenti e conoscenza. Se ci saranno di questi Hub anche in Italia dipenderà dalla volontà della politica.

In chiusura questi i numeri del Festival:

hanno partecipato 5 ministri, 2 banchieri centrali, 1 premio nobel e un panel di relatori, provenienti anche dalle più prestigiose università del mondo 20 dei quali stranieri, per un totale di 273 esperti che hanno animato 111 incontri., recensiti da 382 giornalisti provenienti da Italia, Stati Uniti, Germania, Francia, Olanda in rappresentanza di 147 testate giornalistiche. e 6 emittenti radiofoniche. In tre giorni 4.000.000 sono state le connessioni al sito ufficiale del festival, 14.000 i tweet che hanno coinvolto 4.000 utenti e infine 54.000 le visualizzazioni di post su Facebook.

6 Giugno 2016


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