L’emergenza freddo sta mettendo a dura prova la macchina della solidarietà a Trento ove i posti letto disponibili per i senza tetto non sono più sufficienti. Il freddo polare di queste settimane ha fatto registrare a Trento un’impennata di richieste nei centri di accoglienza da parte di senza tetto, a caccia di un un posto dove passare la notte. Le strutture pubbliche sono state prese d’assalto. I 202 posti letto a disposizione non sono bastati, alcune decine di clochard sono costretti a dormire all’aperto. Comune e Provincia hanno deciso di affrontare la questione in un vertice straordinario, l’intenzione è di riaprire anche l’atrio della stazione ferroviaria a Trento come riparo estremo contro il freddo eccezionale del periodo. Al vaglio anche la possibilità di introdurre un meccanismo di rotazione tra chi dorme al caldo già da qualche giorno a favore di chi vive in strada.
Sentiamo Roberto Calzà direttore della Caritas di Trento:



