Le temperature rigide di questi giorni hanno riportato in auge a Trento l’emergenza freddo per i clochard. La stazione dei treni è diventata per molti un vero e proprio dormitorio. C’è chi passa la notte sulle panchine di marmo, chi si appisola sotto gli sportelli delle biglietterie. Comune e forze dell’ordine non possono intervenire, posto che l’area è gestita dalle ferrovie dello Stato. L’amministrazione, che da sempre tenta di trovare situazioni alternative per offrire un letto ai senza tetto, quest’anno punta a proseguire, in maniera più organizzata, con il progetto dello sportello unico per gestire l’emergenza freddo, partito lo scorso anno in via sperimentale. L’obiettivo è di poter disporre di una banca dati informatica per poter gestire le esigenze dei richiedenti e conoscere meglio le necessità e le storie di ciascuno. I posti letto a disposizione a Trento per i sena fissa dimora sono circa 200.
Ascoltiamo l’assessora comunale alle politiche sociali Maria Chiara Franzoia: