ECONOMIA, IMPRENDITORI TRENTINI POCO DINAMICI

Gli imprenditori trentini sono poco dinamici, la metà di loro segue le orme di famiglia invece che scegliere un certo tipo di lavoro per vocazione. Lo rivela Il Rapporto sulla situazione economica e sociale. L’occupazione tiene, ma il prodotto in terno lordo cala, mentre la piaga della disoccupazione giovane è in costante espansione, il tasso di chi non lavora nella fascia 15-34 anni è salita al 15%. La coesione sociale non ha risentito degli effetti della crisi, la forbice tra ricchi e poveri non si è allagata, come successo in altre parti d’Italia. Bene va per quanto riguarda la formazione scolastica, dove Trento perde per strada meno studenti di Bolzano, ma all’Università gli iscritti sono calati del 15% dal 2003 al 2012. E’ sul piano imprenditoriale, però, stando al Rapporto, che il Trentino deve spingere di più. La produttività non cresce in modo incisivo e la capacità di innovazione è limitata. Le imprese che si trovano nei comuni, che hanno accesso alla banda larga, hanno visto crescere il proprio fatturato del 15% in un anno con picchi fino al 25% se guidate da giovani istruiti. Se gli imprenditori sono anziani e poco scolarizzati l’incremento è stato pari allo zero.

19 Gennaio 2015


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