Il miglior attacco dell’Eccellenza contro il secondo peggior comparto offensivo: tutto lasciava presagire che per il Valle Aurina uscire indenne dal Briamasco sarebbe stata un’impresa al limite dell’impossibile.
Certo, quando sul 3-0 per il Trento l’arbitro ha espulso Demetz ed assegnato il calcio di rigore realizzato da Kerniqi, qualche flebile speranza si è affacciata dalle parti della panchina altoatesina. Ma anche in 10 gli aquilotti hanno penato poco per siglare la quarta rete e portare a 11 le vittorie consecutive in campionato.
Che la gara fosse in salita per gli ospiti si è intuito dopo appena 90” quando Gherardi serve Brusco al limite dell’area che si inserisce tra i centrali avversari e mette la palla nell’angolino alla sinistra di Psenner.
L’impatto della squadra di Manfioletti sulla gara è dei migliori e lo dimostrano le occasioni in serie capitate a Lucena all’8, tiro al volo su assist di Ferrarese da angolo di poco a lato, a Brusco un minuto dopo, conclusione angolata dal limite bloccata da Psenner in presa bassa, e a Gherardi al 14’, sinistro dal vertice dell’area piccola terminato fuori.
Il tentativo da distanza siderale di Kerniqi al 20’, con Demetz attento nella presa, fa respirare la difesa ospite che poco dopo assiste al destro a rientrare di Boldini dai 16 metri bloccato dal portiere altoatesino ed alla girata di testa di Gherardi su cross di Di Fusco che sfiora il palo lontano.
Il raddoppio è nell’aria e a siglarlo è proprio Di Fusco che al 29’, nel mezzo dell’area di rigore, trova il tempo e lo spazio per arpionare la sfera respinta da Psenner sulla deviazione da sottomisura di Gherardi, sistemarla sul sinistro e far partire un fendente preciso che termina alle spalle dell’incolpevole portiere ospite.
La mezza rovesciata di Boldini al 37’ su imbeccata di Ferrarese, con la palla che lambisce il palo, chiude la cronaca di un primo tempo gestito dal Trento con ritmo ed intensità nonostante il terreno di gioco appesantito dalla pioggia caduta sul Briamasco fino ad un’ora prima del fischio d’inizio.
La ripresa ricalca il cliché della prima frazione e al 2’ Gherardi porta a 3 le lunghezze di vantaggio e a 14 le reti realizzate in campionato. Il capocannoniere del torneo si fa trovare libero al limite dell’area, elude il fuorigioco avversario e non lascia scampo a Psenner in uscita.
Lo stesso numero 9 gialloblù centra la traversa due minuti più tardi e sugli sviluppi dell’azione è Di Fusco ad impegnare l’estremo difensore ospite con un sinistro che Psenner vola a deviare oltre l’incrocio più lontano.
Dal possibile 4-0 si passa all’errore col quale Demetz perde palla in un disimpegno di piede mettendo Kerniqi nelle condizioni di tirare a porta vuota. Il giovane portiere aquilotto commette fallo da ultimo uomo in area di rigore, si vede sventolare l’inevitabile cartellino rosso dall’arbitro e viene sostituito tra i pali da Scali con Gherardi che si accomoda in panchina.
Lo stesso Kerniqi batte e realizza il penalty, e qualche istante dopo potrebbe addirittura raddoppiare quando il suo tiro dal limite dell’area piccola trova Casagrande in scivolata a chiudere la traiettoria.
Manfioletti rimette velocemente ordine nello scacchiere tattico col quale il Trento si riporta velocemente dalle parti di Psenner impegnato da Appiah al 17’ e da Brusco al 27’. Due conclusioni dalla distanza per parte fanno da preludio al gioiello col quale Gattamelata, entrato da qualche minuto al posto di Ferrarese, porta il Trento sul 4-1 e chiude i conti. Il fantasista gialloblù prende palla al limite destro dell’area, supera un paio di avversari, converge verso il centro e lascia partire un sinistro secco che va ad occupare l’incrocio dei pali alla sinistra di Psenner che poi evita il tracollo con un bella respinta sulla conclusione del neoentrato Ferraglia.
Mercoledì sera la capolista riprende anche il cammino in Coppa Italia con il remake della semifinale dello scorso anno: sarà l’Anaune, infatti, a contendere a Ferrarese e compagni l’ingresso in finale, e la riconquista del trofeo, con l’andata in programma a Cles alle ore 20 ed il ritorno al Briamasco mercoledì 23 novembre alla stessa ora.
Il tabellino di Trento 4 – Valle Aurina 1
Reti: Brusco (T) 1’ p.t., Di Fusco (T) 29’ p.t., Gherardi (T) 2’ s.t., Kerniqi (VA) 10’ s.t. rig., Gattamelata (T) 37’ s.t.
Trento (4-3-3): Demetz; Rizzon, Cascone, Casagrande, Di Fusco; Appiah, Lucena, Boldini; Ferrarese (30’ s.t. Gattamelata), Gherardi (10’ s.t. Scali), Brusco (35’ s.t. Ferraglia). All. Manfioletti
A disposizione: Scali, Acka, Caliari, Conci, Bentivoglio.
Valle Aurina (4-5-1): Psenner; Kirchler (R. Maurer 25’ s.t.), R. Niederkofler, Aichner (35’ s.t. P. Maurer), S. Oberhollenzer; J. Niederkofler, Pareiner (35’ s.t. Gasteiger), M. Niederkofler, Seeber, Lahner; Kerniqi. All. Brugger
A disposizione: M. Oberhollenzer, Happacher, Gartner, Zimmerhofer.
Arbitro: Davide Potrich di Rovereto (assistenti Andrea Alberti di Rovereto e Denis Stefani di Arco-Riva)
Espulso: Demetz (T) 9’ s.t.
Ammonito: Kerniqi (VA) 45’ s.t.
Note: Campo allentato dalla pioggia, spettatori 300 circa.