Prima il dolore, poi la condanna. Nell’ottobre del 2017 Monica Lorenzatti, oggi 52enne, guidava l’auto che, lungo l’A22 del Brennero, qualche chilometro a sud di Trento, era finita contro un Tir. La donna non era riuscita a evitare il tamponamento, lamentando sia il mancato funzionamento delle luci dei freni posteriori del camion sia il montaggio inadeguato della barra paraincastro del rimorchio. Nell’incidente persero la vita la figlia e la cugina (Gioia Virginia Casciani di 9 anni Ginevra Barra Bajetto di 17), e, venti mesi più tardi sempre per le conseguenze del sinistro anche la sorella (Graziella Lorenzatti di 51), che non aveva mai più ripreso conoscenza.
Il tribunale di Trento, come riporta la stampa locale, ha condannato la donna, la sola sopravvissuta a quella trasferta da Torino a Merano per far partecipare le ragazze alla “Coppa dell’amicizia”, gara di pattinaggio di figura, a due anni di reclusione, il doppio della richiesta della Pm, con la sospensione condizionale della pena e la sospensione di sei mesi della patente.
Il giudice ha condannato anche il conducente del camion, sempre a due anni con pena sospesa, il 66enne Alberto Marchetti di Medolla, nel modenese. I due imputati sono stati riconosciuti colpevoli di omicidio stradale plurimo in concorso e sono stati chiamati a pagare le spese processuali.
Inizialmente per il guidatore del mezzo pesante era stata chiesta l’archiviazione, ma con la successiva richiesta del rinvio a giudizio decisa dopo le perizie è scattata l’unificazione dei due procedimenti. Nel frattempo i familiari delle vittime, ma non la conducente, hanno ottenuto risarcimenti per 1,4 milioni di euro. Per la donna, il Tribunale ha disposto una provvisionale di 250.000.
Claudio Tasin, avvocato di Monica Lorenzatti, ha parlato di “sentenza severa” e anticipato l’intenzione di ricorrere in appello.
DOPPIA CONDANNA PER INCIDENTE IN CUI MORIRONO DUE PATTINATRICI
Trento, due anni alla madre che guidava e al conducente del Tir

Foto: Ansa
25 Marzo 2025
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