“Basta con le micro riformette della giustizia quali sono le troppe toppe con cui da troppi anni si è cercato di coprire i buchi e rammendare gli strappi di un vestito ormai irrimediabilmente liso e fuori moda”. Lo ha detto in una conferenza stampa a Bolzano, presso la Kolpinghaus di via Ospedale, il sostituto pg di Milano Cuno Tarfusser chiedendo una “rivoluzione copernicana, sostanziale, processuale ma soprattutto ordinamentale” della magistratura in Italia.
L’ex procuratore di Bolzano ed ex giudice della Corte penale internazionale dell’Aia ha contestato la recente decisione del Csm di negargli l’autorizzazione a svolgere l’incarico extragiudiziario di Garante del codice etico del Comune di Bolzano. “Un’identica richiesta – ha sottolineato – è stata invece accolta nel 2016, quando fu presentata da Guido Rispoli”, anch’esso in precedenza procuratore di Bolzano. Tarfusser ha anche evidenziato che “nonostante un cv che ben pochi magistrati italiani possono vantare” non ha raccolto “nemmeno una proposta” per nove concorsi per uffici direttivi. “La mia colpa – ha proseguito il magistrato – evidentemente è quella di non essere parte del sistema e ne sono orgoglioso”. “Palamara – ha proseguito – è solo la punta dell’iceberg”.
Tarfusser ha anche contestato due procedure aperte davanti al Csm contro la sua persona, una a Bolzano (in riferimento “all’ignobile indagine per investigare un mio inesistente peculato d’uso”) e una a Trento (“perché avevo osato muovere” delle critiche sulla gestione della procura di Bolzano”).
“Evidentemente non è gradito che attraverso i risultati conseguiti io abbia messo a nudo le gravi deficienze in termini di professionalità organizzativa, di leadership e di managerialità di cui soffre la grande maggioranza dei direttivi negli uffici giudiziari”, ha ribadito il magistrato.
Le immagini della conferenza di Bolzano presso la Kolpinghaus di via Ospedale.