Famiglie, padri separati, trentini e stranieri, ma anche persone che improvvisamente hanno perso il lavoro e che non hanno di che sopravvivere. Sono aumentate in media del 30 per cento in Trentino le persone che vengono aiutate dalle associazioni di volontariato. Ogni mercoledì nella sede della Croce Rossa del capoluogo di via Muredei a Trento si presentano circa 60 famiglie a ritirare il pacco viveri, un dato praticamente raddoppiato rispetto al periodo pre epidemia. A smistare cibo e vestiti arrivati dalla sede centrale di Roma che provvede alla distribuzione nei vari territori una sessantina di volontari. Lavoro aumentato, com’era prevedibile, anche per Trentino Solidale. [mda] [Ascolta l’intervista al presidente di Trentino Solidale Giorgio Casagranda]