“Con la firma di quest’accordo partiranno tutti gli iter burocratici, amministrativi, tecnici e progettuali per arrivare all’istituzione del Cpr. La previsione che abbiamo noi è che possa iniziare nel corso del 2026”.
Lo ha detto ieri il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti nella conferenza stampa in cui è stato firmato l’accordo con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per istituire il Cpr a Trento. Il costo per la costruzione della struttura, a carico della Provincia, è stimato in “un milione e mezzo, due” e l’area su cui realizzarla “è da acquisire”, mentre “il personale, la gestione e la futura manutenzione sarà a carico dello Stato”.
“L’area interessata è un’area prevista sul comune di Trento. Perché il Comune di Trento? Perché si tratta di un luogo di pubblica sicurezza, e quindi deve essere vicino alle arterie stradali principali, alla Questura, alle forze di polizia e a tutte le strutture idonee per gestire una struttura di questo tipo. Abbiamo individuato un’area del tutto particolare”, che è quella di Maso Visintainer, come indicato sui quotidiani locali.
“Un’area – ha aggiunto Fugatti – incastrata tra l’autostrada del Brennero e la tangenziale di Trento, in un angolo. Quell’immobile verrà abbattuto, e verranno previste le strutture necessarie per il Cpr. La gestione farà a capo al ministero dell’Interno. Sarà un Cpr di 25 posti e l’accordo che andremo a sottoscrivere oggi prevede che il Centro riservi due terzi dei posti disponibili per i migranti destinatari di un provvedimento di espulsione rintracciati sul territorio trentino”, ha concluso Fugatti.[Vs]



