In Trentino nelle ultime 24 ore sono stati registrati sette nuovi decessi per covid. Sono stati eseguiti 2.135 tamponi molecolari, di cui 58 sono risultati positivi, e 1.298 test antigenici, di cui 128 positivi. Ci sono stati 16 nuovi ricoveri e 23 dimissioni, così il presidente della Provincia Maurizio Fugatti che si è rallegrato per il fatto che è il terzo giorno consecutivo con un calo di ricoveri, ma ha anche ricordato che “una rondine non fa primavera”. Se i ricoveri sono calati, sono aumentati di 4 i posti occupati da pazienti covid in terapia intensiva che ora sono 46, ha detto Fugatti.
Il presidente della Provincia si è soffermato nella video conferenza stampa sulle nuovi classificazioni ministeriali. “Da qualche giorno il Ministero inserisce nel sistema anche i dati dei tamponi antigenici, ci tengo a precisare – ha detto Fugatti – che noi i dati dei tamponi antigenici gli abbiamo comunicati a Roma già dal 3 dicembre. Pertanto ad oggi i positivi in totoale sono 186 su un totale di 3.433 tamponi, con un indice di positività del 5,4%, che non mi sembra preoccupante”, ha concluso Fugatti.
“Come è stato detto ieri il Trentino è in zona gialla anche questa settimana. Se è pur vero che il Trentino è l’unica area gialla nel nord – e lo dico ai trentini! – non vuol dire che lo sarà anche la settimana prossima. Ho visto un certo entusiasmo in giro, ma attenzioni le regole vanno sempre rispettate. Se vogliamo che continui una certa libertà con attività e imprese aperte, ci va il rispetto delle regole”, così Fugatti. Il presidente delle Provincia ha poi messo in evidenza che questa mattina il Mart ha riaperto i battenti, come primo museo in Italia. “Ci potranno andare solo i trentini”, ha osservato, visto che non c’è mobilità fra le regioni. “Lo vediamo comunque come un messaggio di speranza, ma se il Trentino settimana prossima fosse arancione, dovrebbe chiudere”, così Fugatti.