Il Covid-19 ha provocato forti contraccolpi anche nel mondo delle cooperative. Secondo quanto emerge da un’indagine di Federcoop, per il 47% degli enti il fatturato degli ultimi 2 mesi è in calo. Il 28% registra valori stabili, mentre in crescita c’è un 25%, per lo più famiglie cooperative. C’è preoccupazione anche sul fronte dell’occupazione: il 38% ha il personale regolarmente in azienda, il 20% ha optato per il lavoro agile.
Per gli altri, invece, ferie, cassa integrazione e altri istituti. E le casse rurali hanno già evaso positivamente l’81% delle richieste di moratoria dei mutui. Dal loro osservatorio, per ora, sono le imprese ad avere le maggiori difficoltà. All’indagine promossa da Federcoop hanno risposto 124 imprese, il 31% del totale. Il primo dato rilevato è che il 45% delle imprese cooperative è riuscito a mantenere aperte tutte le attività. Il 25% ha dovuto chiudere alcune di esse e il 30% tutte. Ovviamente questo ha portato a forti conseguenze sia sul giro d’affari, sia sul personale.
Prendendo in esame i due mesi, dal 31 gennaio al 31 marzo, le cooperative che registrano una forte diminuzione del fatturato sono il 47%. I settori più in sofferenza sono il sociale e quello delle coop di lavoro e di servizio. Dall’inchiesta emerge preoccupazione anche sul fronte dell’occupazione. Inoltre, la crisi economica conseguente alla pandemia ha costretto il 15% delle cooperative a fare ricorso alla moratoria per i mutui.
Le seguiranno, forse, un altro 11%, mentre il 74% ha risposto che per ora non ne ha bisogno. Una risposta che trova conferma anche rispetto all’attenzione posta sul tema della liquidità: il 73% delle cooperative dice di non avere problemi in tal senso, e il 27% invece ne registra. La pandemia è stata occasione per ripensare, rimodulare e reinventare nuovi servizi per il 53% delle imprese del sistema. Riguardo ai bilanci delle casse rurali, infine, i direttori segnalano parametri invariati di raccolta e di impieghi rispettivamente nel 40 e nel 70% dei casi.



