Un viaggio nella storia di Bolzano attraverso l’incontro con personaggi geniali, artisti e quant’altro, che, lungo i secoli, hanno soggiornato nella città per gli interessi più diversi”.
Guida in questo viaggio letterario è l’eccentrico illustratore, artista e oste bolzanino Rino Zullo, in arte Cobo. Nel libro “Cronache bolzanine” il titolare del coloratissimo wine bar Fischbänke racconta con simpatia e ironia “a distanza ravvicinata” – come tiene a precisa – 40 storie bolzanine.
Il lettore apprende così che Walt Disney e Ernest Hemingway fecero tappa nel capoluogo altoatesino. Non possono mancare star del cinema, come Catherine Deneuve e Pier Paolo Pasolini e leader religiosi, come il Dalai Lama, papa Pio VI e – chi l’avrebbe mai detto – addirittura Martin Lutero.
Zullo nell’introduzione precisa – strizzando l’occhio al lettore – di non essere “uno scrittore o giornalista a cui le parole fuoriescono spontanee da sotto i polpastrelli mentre pigia i tasti del computer”, ma di essere piuttosto “un sarto della parola”, abituato alla tecnica del taglia-e-cuci. Cobo, scrivendo questo simpatico libro che in questi giorni arriva nelle librerie, si è sentito “come Forrest Gump a fianco del personaggio, più o meno storico”.
Qualche anno fa Zullo aveva già pubblicato “Cobo’s files”, un opuscolo, nel quale raccontava la storia della “sua” via Dr. Streiter con aneddoti di una delle più belle vie del capoluogo altoatesino.[Vs]



