Nessun ricordo a livello istituzionale, ma neppure sulla carta stampata di lingua italiana, per il cinquantesimo anniversario della strage di Cima Vallona che segnò il periodo più cruento e sanguinario del terrorismo in appoggio alle rivendicazioni secessionistiche sudtirolesi in Alto Adige. La strage avvenne il 25 giugno 1967. Le vittime furono il capitano dei carabinieri Francesco Gentile, il sottotenente dell’esercito Mario Di Lecce, il sergente Olivo Dordi, e l’ alpino Armando Piva. Un quinto militare rimase gravemente ferito- Furono falciati da una bomba ad alto potenziale piazzata nei pressi di un traliccio precedentemente fatto saltare per attirare in trappola i militari italiani. Per l’attentato furono condannati all’ergastolo Norbert Burger, Peter Kienesberger, Erhard Hartung ma nessuno ha mai scontato nemmeno un giorno di carcere in quanto riparati in Austria e Germania (mda)
CINQUANT’ANNI FA LA STRAGE DI CIMA VALLONA. NESSUN RICORDO DELLE ISTITUZIONI E SULLA STAMPA

26 Giugno 2017
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