Le urine di Alex Schwazer sarebbero state manipolate. E’ questa la conclusione delle analisi che il Ris di Parma ha effettuato sui campioni organici dell’ex atleta, sequestrati a Colonia. Nelle provette sarebbe stata trovata una concentrazione molto alta del Dna del marciatore altoatesino. Un dato scientificamente non regolare. Secondo gli esperti, infatti, le urine conservate a 20 gradi sotto lo zero dopo una settimana riduconono ad un settimo il valore quantitativo del Dna, di conseguenza dopo 26 mesi dovrebbero contenere ancora al massimo qualche nanogrammo. Il Dna di Schwazer rilevato nelle urine esaminate presenta dati di concentrazione di 437 nel caso del campione A, di 1.187, nel caso del campione B, molto superiore, dimostrazione che i campioni di liquido organico sarebbero stati manipolati. (mda)
Ascolta l’intervista all’avvocato Gerhard Brandstaetter, legale di fiducia di Alex Schwazer