L’Alto Adige fa tappa a Pordenone per affrontare la locale formazione, penultima in classifica. L’ultimo successo dei biancorossi è datato 7 febbraio, quando allo stadio “Druso” di Bolzano Fischnaller e compagni superarono per 3 a 1 la Cremonese. Poi nove partite senza vittorie (quattro pareggi e cinque sconfitte) con appena quattro reti segnate. Il margine sulla zona playout è rassicurante, ma l’obiettivo degli altoatesini era quello di chiudere quanto prima i conti e, se possibile, migliorare l’attuale posizione in classifica, invece la squadra di Adolfo Sormani è uscita sconfitta per 2-0 dal”Bottecchia”. Pordenone a segno al 12′ e al 15′ del primo tempo con Maccan.
Tre minuti di black out, e due gol subiti nel primo quarto d’ora di gioco, costano la sesta sconfitta nelle ultime 10 partite, nelle quali i biancorossi hanno raccolto appena 4 punti e non hanno mai vinto. Dieci partite di digiuno dalla vittoria, le ultime quattro con un sola rete all’attivo. Ed è proprio al mal di gol che si può principalmente ricondurre la crisi di risultati della formazione di Sormani, sciupona sotto porta con occasionissime fallite da Fischnaller in avvio di gara e da Novothny ad inizio ripresa.Poi le espulsioni di Mazzitelli (76′) e Mladen (87′) hanno frustrato qualsiasi velleità, con i biancorossi che hanno chiuso la partita in nove uomini.
Live match. Eccezion fatta per capitan Kiem, il tecnico biancorosso Adolfo Sormani ha disposizione tutto l’organico. In difesa torna titolare Tagliani, a metà campo Furlan e Mazzitelli vengono preferiti ai rientranti Fink e Branca, mentre in avanti non c’è Novothny con Fischnaller che agisce al centro dell’attacco supportato da Marras e Shekiladze.
La cronaca. L’inizio di match dell’Alto Adige è incoraggiante e, dopo appena cinque minuti, ci vuole un super Careri (uno degli ex di turno, al pari del tecnico biancorosso Sormani e dell’esterno di casa Panzeri, che però non figura tra i convocati) per respingere la conclusione di Fischnaller, presentatosi a tu per tu con il numero uno neroverde.
Il Pordenone guadagna campo e, al 12′, si porta a condurre: sponda arera di Bjelanovic per Maccan, la difesa altoatesina sbaglia il tempo della risalita e permette al centravanti di casa di presentarsi solitario davanti alla porta di Melgrati. Il numero nove friulano calcia rasoterra con il mancino e la sfera, dopo essere passata sotto le gambe del numero uno biancorosso, s’insacca.
La compagine di Sormani accusa terribilmente il colpo e al quarto d’ora la squadra di casa raddoppia: traversone dalla destra di Buratto, mischia in area piccola e conclusione sottomisura di Maccan che, nonostante il disperato tentativo di Tait, fa due a zero. La reazione dell’Fcs è piuttosto sterile: al 21′ Shekiladze non aggancia in area di rigore il traversone da sinistra di Martin, mentre al minuto 26 il direttore di gara non concede un penalty piuttosto evidente quando Ferrani intercetta nella propria area con il braccio il pallone filtrante di Marras destinato a Fischnaller. Al 34′ ci si mette pure la sfortuna: “bomba” su punizione da venticinque metri di Mladen e palla che si stampa sulla traversa a Careri nettamente battuto.
In chiusura di prima frazione Fischnaller ci prova anch’egli direttamente su calcio piazzato, ma il suo tiro si spegne sulla barriera pochi secondi prima del duplice fischio del direttore di gara.
Sormani prova immediatamente a rimescolare le carte nella ripresa: dentro Branca per Furlan a metà campo e in avanti Novothny prende il posto di Marras con Fischnaller che si sposta a sinistra e Shekiladze che passa a destra.
La formazione altoatesina parte con il piede premuto sull’acceleratore e al 50′ ha una doppia occasionissima: splendida azione personale di Fischnaller che arriva al limite dell’area e poi lascia partire un diagonale che costringe Careri all’intervento in tuffo, col pallone che arriva sui piedi di Novothny, ma l’attaccante ungherese, da non più di sett/otto metri, fallisce il comodo tap in con il portiere di casa che riesce ad opporsi al debole tentativo di rebound del centravanti ospite.
Fischnaller è il più pericoloso tra le fila biancorosse: al minuto 74 il bomber altoatesino mette a sedere Maracchi e poi lascia partire un diagonale che si perde a lato. Le speranze dell’Alto Adige di riaprire il match tramontano al 76′ quando Mazzitelli, già ammonito, entra da dietro ai danni di Maracchi e si becca il secondo cartellino giallo, lasciando la squadra in dieci uomini. E, all’87’, anche Mladen viene espulso, con i biancorossi che chiudono in nove.
Finisce così: l’Alto Adige esce sconfitto pee 2-0 dal “Bottecchia” e domenica prossima, contro il Mantova al Druso, serviranno i tre punti per consegnarsi ad un finale di stagione senza affanni né patemi d’animo.
PORDENONE – ALTO ADIGE 2-0 (2-0)
PORDENONE (3-5-2): Careri; Salvatori, Ferrani, Fissore; Buratto (64. Rosania), Fortunato, A. Migliorini (75. Mattielig), Maracchi, Placido; Maccan (88. Franchini), Bjelanovic.
A disposizione: Maniero, Ghinassi, G. Migliorini, Ravasi.
Allenatore: Fabio Rossitto.
ALTO ADIGE (4-3-3): Melgrati; Tait, Mladen, Tagliani, Martin; Furlan (46. Branca), Bertoni, Mazzitelli; Marras (46. Novothny), Fischnaller, Shekiladze (66. Campo).
A disposizione: Miori, Zullo, Fink, Cia.
Allenatore: Adolfo Sormani.
ARBITRO: Andrea Tardino di Milano (assistenti: Michele Lombardi di Brescia e Anderson Gleison Marques di Milano).
RETI: 12′ Maccan (1-0) e 15′ Maccan (2-0)
NOTE: pubblico numeroso. Campo in buone condizioni. Serata fresca e ventilata. Espulsi Mazzitelli (AA) al 76. per doppia ammonizione e Mladen (AA) all’87. per frase irriguardosa all’assistente arbitrale. Ammoniti Bjelanovic (P), Careri (P), Marras (AA), Tagliani (AA), Branca (AA). Recupero 1′ + 5′.