E’ pervenuta la risposta del Garante del Codice etico all’esposto che il centrodestra di Bolzano aveva presentato l’estate scorsa sulla gestione dei finanziamenti al Centro per la Pace. Per il garante del Codice etico, il procuratore Guido Rispoli, non si configura alcuna violazione del codice etico la partecipazione del Sindaco (con relativo finanziamento) all’attività del Centro per la Pace.
“Se sul piano giudiziario la questione è per il momento chiusa – commenta il consigliere del centrodestra Giovannetti – sul piano politico il caso dovrà essere affrontato con ancora maggiore determinazione. Dopo che ci è pervenuta la comunicazione di Rispoli ne abbiamo preso atto e abbiamo deciso di agire in Consiglio comunale con tutti gli strumenti istituzionali per impedire che questo sperpero continui. Dopo lo scontro di questa estate abbiamo chiesto più volte che il Centro Pace si presentasse in Commissione consiliare per chiedere di discutere sul programma per il 2018 e i relativi finanziamenti. All’ennesimo rifiuto qualche giorno fa abbiamo presentato un art. 35 – bis del Regolamento del Consiglio comunale. Tale articolo prevede che un terzo dei consiglieri possa richiedere che un ente strumentale del Comune venga audito in seduta plenaria. Raggiunte le 15 firme necessarie abbiamo provveduto al deposito e adesso attendiamo la calendarizzazione dell’audizione dove i rappresentanti del Centro saranno tenuti a presentarsi e ad accettare il confronto anche con chi non la pensa come loro. Speriamo che il Sindaco e il Presidente del Consiglio comunale non vogliano ritardare il confronto. Per una questione di trasparenza e correttezza sarà necessario provvedere al dibattito in tempi rapidi prima del rinnovo della convenzione e dell’approvazione del bilancio. Siamo convinti di essere nel giusto e per questo la nostra battaglia prosegue con assoluta convinzione.”
Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere della Lega Nord, Carlo Vettori, che insieme a Giovannetti aveva denunciato la cattiva gestione dei fondi del Centro per la Pace. “Comina ed il Centro Pace – commenta -, nonostante le rassicurazioni a loro favore del Garante del Codice Etico Rispoli, continuano nella pratica della poca trasparenza non portando i bilanci in commissione e tergiversando su un doveroso incontro con il Comune di Bolzano tutto (e non solo nei luculliani pranzi tête-à-tête col sindaco), al fine di relazionare su un’attività alquanto nebulosa e poco chiara, sponsorizzata dai soldi dei cittadini di Bolzano.
Se Comina non avrà il coraggio ed il rispetto dei ruoli, presentandosi nell’aula consiliare bolzanina con l’assenso del Sindaco, si chiederà alla cittadinanza di supportare con le firme la convocazione di un’Assemblea pubblica per relazionare non più ai consiglieri ma a tutti i cittadini.”
NELLA FOTO IL CURATORE DEL CENTRO PACE FRANCESCO COMINA
Ascolta l’intervista al consigliere comunale Gabriele Giovannetti




