A gennaio 2026 il progetto di Controllo del Vicinato e dell’Economia della Notte, due nuovi progetti per la sicurezza e la vivibilità urbana, diverranno operativi a Bolzano. Lo ha annunciato il sindaco del capoluogo altoatesino Claudio Corrarati al termine della seduta di giunta del giovedì mattina.
Il cosiddetto Controllo di vicinato è uno strumento di sicurezza partecipata e prevenzione del degrado urbano, promosso in collaborazione con le Forze di Polizia e la Polizia Locale. Il progetto prevede un percorso strutturato, articolato in diverse fasi: l’approvazione da parte del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza, la firma del protocollo con il Commissariato del Governo, la promozione pubblica attraverso assemblee civiche, la raccolta delle adesioni, la formazione dei gruppi e un monitoraggio costante dell’attuazione. Le Forze dell’Ordine cureranno la formazione dei partecipanti, fornendo linee guida operative per una collaborazione efficace e responsabile. Sono inoltre previsti cartelli informativi nei quartieri e strumenti dedicati alla comunicazione tra gruppi e autorità. “La sicurezza – ha concluso il Sindaco – è un bene comune, da costruire insieme attraverso la collaborazione, la consapevolezza e la responsabilità condivisa”.
Il progetto “Economia della Notte” intende, invece, avviare un nuovo percorso di analisi e pianificazione strategica dedicato alle cosiddette attività notturne e migliorare così la qualità della vita serale e notturna”, riconoscendola come una componente essenziale dello sviluppo urbano sostenibile, culturale e sociale.
“La notte, sempre più al centro delle dinamiche cittadine contemporanee, è ormai uno spazio identitario delle città, capace di esprimere vivacità culturale e di attrarre segmenti attivi e creativi della popolazione” ha dichiarato il Sindaco Claudio Corrarati. “È uno spazio che richiede attenzione, regia pubblica e progettualità. Si tratta di un ambito in forte crescita a livello europeo e globale. Governarla in modo strutturato significa superare la visione della notte come tempo di conflitto, per riconoscerne le opportunità economiche, culturali e sociali. Il Piano per l’Economia della Notte punta a costruire strategie concrete per valorizzare le attività notturne e migliorare la qualità della vita serale e notturna, promuovendo un equilibrio tra sviluppo economico, sostenibilità, sicurezza, inclusione sociale e benessere collettivo”.
Tra le azioni previste: la mappatura dei dati su attori, economie e pratiche notturne; la costruzione di una governance partecipata; l’ascolto continuo degli stakeholder e la co-progettazione di visioni e scenari futuri.
Molteplici gli ambiti di lavoro coinvolti: cultura, spazi pubblici, licenze e servizi, mobilità, inquinamento acustico, sicurezza, sostenibilità, diritti dei lavoratori. Coinvolti anche operatori culturali, lavoratori notturni, forze dell’ordine, residenti, associazioni, enti del terzo settore e istituzioni. [Vs]