Sul caso della bambina trentina di 4 anni morta per la malaria sono state aperte due inchieste, una da parte della procura di Trento, l’altra dalla Procura di Brescia. Si tratta di un atto dovuto. L’ipotesi di accusa è di omicidio colposo ma per il momento non ci sono indagati. Ieri i carabinieri dei Nas hanno acquisito le cartelle sanitarie ed i documenti relativi alla piccola paziente deceduta. All’ospedale di Trento sono giunti anche gli ispettori del ministero. I controlli e gli accertamenti dovranno individuare in primo luogo come la bambina sia stata contagiata posto che la zanzara in grado di infettare con una semplice puntura normalmente non vive in Italia. In assenza dell’insetto la malattia si può trasmettere solo per un contatto di sangue ma i sanitari hanno escluso l’ipotesi di un clamoroso errore con utilizzo improprio di siringhe nel periodo in cui la bambina è stata ricoverata nel reparto pediatrico dell’ospedale di Trento nel periodo in cui erano anche presenti due bimbi africani ammalati di malaria. Ieri il reparto è stato evacuato e disinfestato (mda)
Ascolta l’intervista all’assessore alla sanità Luca Zeni



