Grande Aquila Basket Dolomiti Energia al PalaSerradimigni di Sassari. LA squadra di coach Maurizio Buscaglia la spunta su quella di Meo Sacchetti di otto punti: 84-92.
Una Dolomiti Energia Trentino da urlo, guidata dai 31 punti di Mitchell, dai 12 di Forray e autrice di una straordinaria prestazione collettiva, sbanca il campo del Banco di Sardegna Sassari e conferma il quinto posto in classifica.Strepisosa prova della squadra di Buscaglia al PalaSerradimigni: 31 di Mitchell, 12 di Forray e Pascolo, Sanders chirurgico
Non smette di sorprendere la Dolomiti Energia Trentino. Arrivata a sei giornate dal termine della regular season in quinta posizione in classifica, la squadra allenata da Maurizio Buscaglia riesce, se possibile, a stupire ancora una volta tutti, sbancando il parquet del PalaSerradimigni dove quest’anno in serie A era passata solo la corazzata EA7 Milano. 84-92 il punteggio finale del match, che ha visto Forray e compagni condurre per 34 minuti, prima di venire sorpassati da un Banco di Sardegna Sassari infiammato da uno strepitoso David Logan. A questo punto però, sotto 78-73 e con il materializzarsi degli spettri di una analoga gara persa a Brindisi, è venuto fuori il cuore bianconero. E con un finale di partita pazzesco, sigillato da un paio di canestri sensazionali del solito Mitchell (31), la Dolomiti Energia ha chiuso in bella sicurezza uscendo tra gli applausi di 5.000 tifosi sardi. Per Trento, alla sesta vittoria nelle ultime sette uscite, sabato sera sarà di nuovo tempo di tornare in campo sul campo amico, difendendo il quinto posto in classifica dall’assalto della Consultinvest Pesaro.
I Quarto: Pronti via, e Trento parte subito col piglio giusto, rimanendo avanti di misura grazie ad una perfetta selezione dei tiri in attacco (75% da due nel quarto) e ad una sapiente gestione del ritmo gara. A metà quarto poi, quando Mitchell trova il primo canestro da tre punti della sua serata, i bianconeri piazzano il primo break dell’incontro (7-12), consolidato in chiusura di periodo dall’efficacia di Owens (6 nel periodo), dalla concretezza di Pascolo (4 punti, 2 rimbalzi, 100% al tiro), e soprattutto da una difesa solida come la dolomia: 12-21.
II Quarto: Mitchell comincia a fare canestro in tutti i modi, Grant firma sette punti in un amen, e la difesa bianconera è invalicabile. Sassari si affida alle penetrazioni di Dyson che carica di falli gli esterni trentini andando in lunetta a ripetizione per non perdere il treno trentino: si va all’intervallo lungo con un canestro da metà campo sulla sirena di David Logan non convalidato dagli arbitri perché fuori tempo massimo: 37-46.
III Quarto: Sassari comincia a mordere in difesa, Maurizio Buscaglia sente che tira cattiva aria e fa sapiente uso dei suoi time out per non far rientrare la Sacchetti Band: che arrivata a meno sei, viene così spinta indietro dalla sfacciataggine tecnica di Spanghero, dalla immancabile solidità di Pascolo e da qualche fiammata di Mitchell.
IV Quarto: L’ultimo quarto è una vera battaglia. Sassari, sospinta dalla generosità di Devecchi e da un Logan a questo punto incontenibile, mette la freccia e sorpassa una Trento frastornata come un pugile alle corde (78-73): sembra l’inizio della fine, come successo a Brindisi in situazione analoga, ma il cuore infinito di Forray, la glaciale lucidità di Sanders e l’onnipotenza cestistica di Mitchell firmano il capolavoro dei ragazzi di Buscaglia. Finisce 84-92 e 5.000 applausi risuonano all’unisono in uno dei più bei palazzetti d’Italia per due squadre capaci di coinvolgere e dare spettacolo come poche altre nel Belpaese.
Banco di Sardegna Sassari – Dolomiti Energia Trentino 84-92 (12-21, 37-46, 58-69)
Banco di Sardegna Sassari: Logan 23, Formenti ne, Sanders 8, Devecchi 6, Lawal 8, Chessa 0, Dyson 17, Sacchetti 0, Mbodj 3, Vanuzzo ne, Brooks 9, Kadji 10. Allenatore: Romeo Sacchetti.
Dolomiti Energia Trentino: Forray 12, Sanders 8, Mitchell 31, Pascolo 12, Owens 11: Spanghero 6, Grant 9, Flaccadori 3, Baldi Rossi 0, Armwood 0. Allenatore: Maurizio Buscaglia.
Arbitri: Alessandro Martolini di Roma, Michele Rossi di Anghiari (AR) e Luca Weidmann di Campobasso.