La Dolomiti Energia Trentino esce sconfitta dal PalaDozza nel 28° turno di campionato Serie A PosteMobile: vince la Virtus Segafredo Bologna padrona di casa 74-69, che sfrutta i passaggi a vuoto dei trentini per scappare via tra la fine del terzo e l’avvio del quarto periodo prima di resistere ai tentativi di rimonta di Craft e compagni nel finale.
Aaron gioca un’altra partita da leader trascinante e chiude con 22 punti (10/15 dal campo), 6 rimbalzi, 3 assist e 4 recuperi in 29’ sul parquet; in doppia cifra per i bianconeri anche Dustin Hogue (11 punti, 3 assist e 10 falli subiti in 32’ di gioco) e Diego Flaccadori (11 con 3/6 dal campo).
È la Dolomiti Energia Trentino ad uscire meglio dai blocchi di partenza: una tripla di Gomes, i movimenti spalle a canestro di Pascolo e l’attività di Hogue sotto i tabelloni propiziano il 0-8 in avvio che lancia i bianconeri. La Virtus fatica a reagire, anche perché Craft e Beto sono su tutti i palloni, ma complice qualche errore di troppo dei trentini dalla lunetta e il buon impatto dalla panchina di Kravic e dell’ex di turno Baldi Rossi si riavvicina prima sul finire di quarto (13-19) e poi soprattutto nella prima parte del secondo parziale.
La “secon unit” dei bolognesi mette un po’ di sabbia negli ingranaggi della Dolomiti Energia, specialmente in attacco: una tripla di Marble e una “magata” di Craft tengono a galla i bianconeri, ma i punti di Aradori, M’Baye e Punter permettono ai padroni di casa anche di passare in vantaggio prima del 34-34 con cui si va all’intervallo lungo sigillato da una poderosa schiacciata ad una mano di Hogue.
Il terzo quarto della Dolomiti Energia però diventa presto un incubo: Kravic e M’Baye fanno partire forte i padroni di casa (43-36 e timeout Buscaglia), poi quando gli ospiti sembrano aver trovato le misure alla difesa della Virtus arriva un’altra spallata alla partita delle V Nere, che chiudono il quarto con un 12-3 di break e con il PalaDozza tutto in piedi (59-47).
Il parzialone di 46-28 nei due quarti centrali stordisce una Dolomiti Energia che nel quarto periodo ci mette troppo ad azionare la “modalità rimonta”: la Virtus scappa via trascinata da Kravic e dall’energia di Martin, ma non ha fatto i conti con l’orgoglio e la qualità di Craft e Flaccadori, che provano a riaprire una partita in apparenza finita a furia di recuperi e canestri. Non basta, però: vince la Virtus e la strada per i playoff dei trentini rimane ancora lunga e impegnativa.