Profughi. L’Italia punta sull’Alto rappresentante dell’Unione europea Federica Mogherini e propone all’Unione di accelerare sulla cooperazione con i Paesi africani di origine e transito, presentando un ‘migration compact’, un modello di accordo con i Paesi partner chiave, per arginare i flussi che dopo lo stop sulla rotta dei Balcani centrali, sono ripresi con forza sulla rotta del Mediterraneo. I numeri dell’Organizzazione per le migrazioni (Oim), parlano chiaro: sono 6.000 le persone sbarcate sulle coste italiane in 4 giorni, e le cifre sono destinate a salire. Ma il premier Matteo Renzi invita a non drammatizzare. C’è un problema che riguarda il nostro Paese ma non c’è un’invasione, ha precisato, suggerendo ragionevolezza e buonsenso.
La decisione austriaca di ripristinare i controlli alla frontiera con il Brennero preoccupa i trasportatori italiani posto che porterebbe a un danno economico superiore ai 170 milioni di euro l’anno per l’intero settore dell’autotrasporto. A farsi portavoce di tale preoccupazione è Conftrasporto.
Sentiamo il presidente degli artigiani trentini Roberto De Laurentis:
Anche Confindustria chiede una soluzione urgente e comune. Export e turismo – sottolineano gli industriali – ne avrebbero un immediato contraccolpo che toccherebbe tutta la nostra economia e soprattutto quelle imprese del Nord Est che lavorano costantemente e in modo rilevante con i Paesi del Nord Europa. L’auspicio è che lunedì, in occasione dell’incontro tra i ministri degli Esteri in Lussemburgo, si possa arrivare a un concreto tentativo di accordo che ricomponga la volontà comune di offrire la giusta accoglienza a chi ha bisogno.
Per quanto riguarda le future manifestazioni al Brennero, la Questura di Bolzano rende noto che non c’è alcun allarme e tensione ma la dovuta attenzione istituzionale affinché le stesse, costituzionalmente garantite, si possano svolgere nel rispetto della legalità e senza ricadute negative per la comunità del Brennero e per il traffico veicolare.