Cambiamo le regole in Trentino per l’assistenza domiciliare. I cittadini, in gran parte anziani, che usufruiscono dei servizi, dai pasti a domicilio alla tele assistenza, saranno ora chiamati a compartecipare al servizio in base all’indicatore Icef. Così ha deciso la giunta provinciale, che ha voluto introdurre il nuovo sistema di valutazione del reddito per rendere più equo il pagamento. Invece cioè che non pagare nulla o sborsare troppo, tutti saranno chiamati a fare la propria parte, si va da un minimo di 20 euro al mese, pasti esclusi, ad una cifra che cresce del 60%. L’obiettivo è recupere 9milioni e 600mila euro, quasi tre milioni in più rispetto ad ora, al fine di coprire circa la metà della spesa sostenuta dall’ente pubblico per l’assistenza domiciliare, pari a 20 milioni di euro per 5400 utenti. L’introduzione poi di franchigie elevate permetterà poi di salvaguardare quote significative di risparmi. Il primo luglio partirà la sperimentazione, della durata di 18 mesi, che riguarderà poco meno della metà degli attuali beneficiari.
L’assessora provinciale alla salute Donata Borgonovo Re: