Sono sempre di più i giovani che soffrono di anoressia o bulimia, in Trentino i ragazzi seguiti dal centro per i disturbi alimentari sono oltre 300, senza considerare il sommerso. Il fenomeno, in costante aumento, interessa nel 90% dei casi il genere femminile, i primi disturbi si hanno già attorno ai dieci anni. Il peso della scuola, una delusione amorosa o difficoltà in famiglia creano un cortocircuito interno, che, nei soggetti più fragili, si riflette nel cibo, che viene rifiutato o divorato.
Al doppio filo ne abbiamo parlato con Aldo Genovese, direttore del centro per i disturbi alimentari del Trentino: