Un risultato trainato anche dall’eccellenza dei prodotti: 583 DOP e 266 IGP, per un totale di 853 specialità certificate, insieme alla crescita del biologico che oggi rappresenta oltre il 20% della superficie agricola utile, avvicinandosi al target europeo del 25%.
Sempre più giovani scelgono di lavorare nella terra, puntando sulla qualità e sulla sostenibilità. Ma dietro i numeri positivi si nasconde un settore fragile. Al VII Forum nazionale sull’agroecologia circolare, Legambiente denuncia infatti un’agricoltura schiacciata dalla crisi climatica e da decisioni politiche considerate miopi. A complicare il quadro ci sono anche le difficoltà economiche. Negli ultimi 40 anni sono scomparse due aziende agricole su tre e l’80% delle risorse della PAC continua a concentrarsi solo sul 20% delle imprese. E intanto, su 100 euro spesi dal consumatore, solo 1 euro e mezzo arriva davvero all’agricoltore. Per questo Legambiente ha presentato 13 proposte rivolte a Italia ed Europa, chiedendo investimenti concreti per il piano di adattamento climatico, una legge contro il consumo di suolo, misure per sostenere biologico, agrivoltaico e biometano di qualità, una stretta su pesticidi illegali e agromafie, e una PAC che premi davvero la qualità e non la quantità.
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