Sono stati donati gli organi del ragazzo morto ieri, in seguito all’incidente di domenica sul ghiacciaio della Presanella, in Trentino. Cesare Ziboni di 13 anni era stato portato all’ospedale di Trento in condizioni gravissime. Nell’incidente due persone erano morte subito e altre sette erano rimaste ferite. Tutti sono bresciani. Il padre, ricoverato in rianimazione a Brescia, ieri è stato informato della morte del figlio e, subito dopo, è stato sottoposto a un intervento chirurgico urgente. Dopo il risveglio ha firmato il consenso alla donazione e oggi sono in corso i prelievi degli organi non danneggiati dal trauma. La collaborazione tra l’ospedale Santa Chiara di Trento e gli Spedali Civili di Brescia, riferisce l’azienda sanitaria trentina, ha permesso di informare costantemente il padre sulle condizioni cliniche del figlio e ha realizzato il desiderio della famiglia di donare gli organi del ragazzo. E’ stato dimesso invece il giovane di 21 anni ricoverato sempre a Trento di Cesare Ziboni. Restano ancora ricoverati nei reparti di ortopedia, chirurgia e chirurgia pediatrica altri tre feriti: un uomo di 47 anni, amico del gruppo, una donna di 37 anni e il figlio, anche lui non ancora 14 anni, mentre il marito, 45 anni, si trova ricoverato in Alto Adige. Non risultano in pericolo di vita. A morire domenica erano stati Raffaella Zanotti, 41 anni, mamma di Cesare Ziboni, e Luciano Bertagna, 45 anni, un amico del gruppo.
TRAGEDIA PRESANELLA. SI E’ SPENTO ANCHE IL TREDICENNE. DONATI GLI ORGANI

29 Agosto 2017
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