Sport

TREVISAN: “DIAMO TUTTO QUELLO CHE ABBIAMO”

La schiacciatrice veneta è una delle sorprese positive di questo brillante avvio di stagione: “Possiamo ancora migliorare”

BOLZANO. Non è facile a 19 anni pensare di sostituire il Capitano e top scorer della tua nuova squadra. Lo è ancora meno quando al tutto si unisce l’esordio assoluto in serie A2. Francesca Trevisan, veneta di Valdagno, è una delle sorprese più luccicanti di questa prima parte di stagione per il Neruda. Senza mai tremare la schiacciatrice ha sempre fatto il suo risultando decisiva nelle ultime due sfide con Vicenza e Soverato. Domenica ha fatto piegare il tie break verso Bolzano con punti pesanti nel momento decisivo (12 in totale) mentre in Calabria ha messo giù 13 palloni senza tante discussioni. Se a questo aggiungiamo l’ottimo esordio a Milano contro il Club Italia (10 punti) e la costanza di rendimento nelle altre tre partite arriviamo a un totale di 50 punti con media di 8,3 per gara: peso specifico importante.
“Sono molto contenta del percorso che sto facendo, mi rendo conto che con tanto impegno e tanta volontà ce la si può fare ad ottenere obiettivi importanti. L’importante è mettere tutto ciò che si ha a disposizione della squadra”.

Ti aspettavi questo livello in A2?
“Si, mi aspettavo fosse così. Già l’anno scorso ai playoff di B1 (Francesca giocava ne Le Ali di Padova) la qualità era comunque più alta rispetto a tutto il campionato. Quando ti ritrovi a giocare contro atlete di alto calibro è ovvio che il livello salga in modo esponenziale. Ti ritrovi a dover affrontare muri alti e attacchi potenti. Rimane il dovere di eseguire le cose più semplici in modo perfetto per far sì che tutto giri nel verso giusto. Non si può, per esempio, sbagliare degli appoggi”.

Ormai sei a Bolzano da qualche mese: in cosa ti senti migliorata e su cosa devi continuare a lavorare?
“Sicuramente mi sento cresciuta in difesa, ma c’è sempre da lavorare su tutti gli aspetti: dall’attacco alla difesa passando per la ricezione.Sto lavorando molto nella fase offensiva e a muro per cercare di progredire sempre”.

Intanto in campo sembri sempre molto tranquilla e determinata. Come se l’emozione non ti lambisse.
“In verità l’ansia e l’emozione prepartita ci sono sempre. Diciamo che non le mostro. Riesco a trattenere le mie sensazioni e a trasformarle in adrenalina e concentrazione. Ovviamente è anche merito della squadra: le mie compagne più esperte sono sempre le prime a rassicurarmi nei momenti e nelle situazioni difficili”.

Ieri a Soverato hai regalato 13 gioie a squadra e tifosi: una partita speciale.
“Non è stato semplice: la palestra era freddissima e scaldarsi era difficile, in più Soverato arrivava da una bella vittoria che le caricava. Siamo state brave a fare il nostro gioco a mente lucida sbagliando poco e giocando con molta cattiveria”.

(foto: fonte Neruda Volley)

12 Dicembre 2014


CONDIVIDI

© RadioNBC.it - Riproduzione riservata




Primo Piano

SNOWBOARD, A 39 ANNI AARON MARCH VINCE IL GIGANTE DI CORTINA

L’Italia del parallelo sa solo vincere e tocca all’altoatesino Aaron March proseguire la striscia vincente del team azzurro vincendo sulla pista Tondi di Cortina d’Ampezzo. Ed il trionfo azzurro è completato dal terzo posto di Ivan Bormolini che supera nella small final l’altro altoatesino Edwin Coratti, quarto al pari della sorella Jasmin nella gara femminile. … Continua a leggere

SERIE B, FINISCE CON UN OPACO 0-0 TRA FC SUEDTIROL-BARI

Finisce con un opaco 0-0 la sfida salvezza tra Fc Suedtirol-Bari nella 16/a giornata di andata allo stadio Druso di Bolzano, ultima sfida casalinga di questo 2025 per la formazione altoatesina. L’episodio chiave di questo match, povero di emozioni particolari. è giunta al 25′ del primo tempo con l’espulsione di Simone Tronchin dell’Fc Suedtirol per … Continua a leggere

ALTOATESINO MORTO IN MAROCCO DA SEI MESI, NESSUNO PAGA PER IL RIENTRO DELLA SALMA IN ITALIA

É morto per un attacco di cuore e a distanza di tre mesi dal decesso la salma è ancora in una cella frigorifero di Agadir, in Marocco, perché nessuno paga le spese per riportarla in Italia o per seppellirlo nel paese del nord Africa. É la storia del 59enne Michael Oberkofler, originario di Laives, in … Continua a leggere