Nel campionato di Eccellenza il Trento si dimostra, giornata dopo giornata, sempre più inarrestabile. Contro il Bozner il pallone, autografato da compagni e staff tecnico, se lo porta a casa lui: Enrico Gherardi.
Il numero 9 aquilotto plana sulla difesa del Bozner, abbattendola con una tripletta di testa letale e spiana la strada al Trento che porta a cinque le lunghezze sulla seconda piazza dopo aver conseguito la sesta vittoria in sei gare di campionato.
I padroni di casa devono fare i conti con le indisponibilità di Kaneider e Drescher, e con una panchina composta da sei tesserati nati nel ’99 ed un classe 2000. Mister Manfioletti gestisce la squalifica di Appiah e gli infortuni di Conci e Panizza con l’impiego di Gattamelata dal primo minuto ed il sapiente utilizzo delle più che valide alternative.
I gialloblù partono benissimo e nei primi dieci minuti impegnano quattro volte la retroguardia arancionera. Già al 1’, infatti, Brusco crossa dalla destra per l’accorrente Ferrarese il cui colpo di testa termina di poco alto. Al 4’ anche la conclusione di Gattamelata termina oltre la traversa, così come la botta dello stesso Brusco dalla distanza all’8’. In mezzo la percussione di Ferrarese sulla destra con palla sui piedi di Di Fusco il cui sinistro viene smanacciato da Lazzaro; la palla finisce ancora a Ferrarese che lascia partire un destro forte e teso dalla linea di fondo che lo stesso portiere del Bozner devia sui piedi di Tulipano che spazza.
Il tiro di Bertoldi dal limite, con Demetz che abbranca in presa bassa, ed il bel destro a lato di Bedendo intorno al quarto d’ora, sono solo vani tentativi di alleggerire una pressione che si alza al 17’ insieme a Gherardi, lesto ad anticipare Ceravolo sul cross preciso recapitato da Di Fusco e a portare il Trento in vantaggio con un preciso colpo di testa.
Gli aquilotti impongono il proprio ritmo e vanno vicini al raddoppio con Brusco al 23’ che prova il destro a giro che sfiora l’incrocio, e due minuti dopo con Ferrarese che riceve un lancio da Lucena, supera Lazzaro in uscita e coglie il palo esterno da posizione defilata.
Nell’ultimo quarto d’ora della prima frazione il Bozner mette la testa fuori dal sacco e va vicino al pareggio. Ci prova Lechner con una bella conclusione al volo su cross dalla sinistra di Krasniqi che termina di poco a lato cui segue la volata sulla sinistra di Bertoldi: il tiro dal limite del capocannoniere dello scorso campionato viene respinto da Cascone con la sfera che finisce a Prünster il cui tiro al volo dal dischetto trova Demetz pronto alla parata in due tempi.
Il Trento apre il sipario del secondo tempo con il ritorno in scena di Gherardi che al 2’ raccoglie l’assist dalla trequarti di Ferrarese, di testa anticipa ancora una volta il tandem difensivo arancionero e indirizza la palla nel “sette”, portando a due le reti di vantaggio.
Al 7’ potrebbero diventare tre quando Acka si fa trovare libero da Boldini in area, si porta la palla sul sinistro e prova la conclusione a giro che lambisce il palo più lontano.
Toccoli capisce che la capitolazione è vicina ed invita i suoi ad alzare la pressione sui portatori di palla aquilotti. Lo stimolo pare portare qualche frutto alla causa bolzanina con Bedendo che all’11’ si coordina bene sugli sviluppi di un calcio d’angolo e lascia partire un destro angolato che termina oltre il secondo palo. Un fuoco di paglia cui risponde Lucena al 14’ con un calcio di punizione dalla trequarti mancina che sfiora l’incrocio dei pali alla sinistra di Lazzaro.
I cambi ed il terreno che si appesantisce con l’arrivo della pioggia fanno calare il ritmo e per un quarto d’ora abbondante succede poco. Bisogna aspettare il 33’ per rianimare la cronaca e ci pensa il neoentrato Gostner con un’entrata scomposta ai danni di Ferrarese che atterra il capitano gialloblù in piena area di rigore. L’arbitro assegna la massima punizione della cui battuta si incarica Gattamelata che spiazza Lazzaro con un destro teso e angolato.
Pochi istanti e torna a svettare la testa di Gherardi che stavolta riceve l’invito dalla destra dello stesso Gattamelata, insacca alle spalle del portiere bolzanino e festeggia così la tripletta con tanto di pallone della gara messo in borsa.
Il Bozner rende meno amara la sua giornata con il gol che Bertoldi realizza al 46’, liberandosi al limite e lasciando partire una conclusione angolata su cui Demetz può fare poco.
Il Trento rende ancora più dolce la propria con la quinta marcatura firmata dal tandem Menegot-Bentivoglio, con quest’ultimo che si fa trovare prontissimo alla deviazione sul cross basso e teso dalla destra del giovane classe ’98.
La voce di Manfioletti a fine gara è quella di chi guarda oltre i numeri e tiene alta la guardia. «Il pericolo può venire solo da noi – avverte il tecnico trentino – dal sedersi su questi risultati che sono certamente frutto degli automatismi che affiniamo continuamente in allenamento, ma che già con l’Appiano mercoledì sera dovremo essere attentissimi a confermare con tutta l’attenzione che merita questo campionato».
Il tabellino di Bozner 1 – Trento 5
Reti: Gherardi (T) 17’ p.t. e 2’ s.t., Gattamelata (T) 34’ s.t., Gherardi (T) 37’ s.t., Bertoldi (B) 46’ s.t., Bentivoglio (T) 49’ s.t.
Bozner (4-4-1-1): Lazzaro; Hafner, Tulipano, Ceravolo, Krasniqi (40’ s.t. Springeth); Bedendo (12’ s.t. Gosner), Pareti (23’ s.t. Ferragina), Lechner, Prünster; Bocchio, Bertoldi. All. Toccoli
A disposizione: Obwexer, Michaeler, Pellizzari, Trojer.
Trento (4-3-3): Demetz; Acka, Casagrande, Cascone, Di Fusco; Gattamelata, Lucena (43’ s.t. Caliari), Boldini; Brusco (36’ s.t. Menegot), Gherardi, Ferrarese (38’ s.t. Bentivoglio). All. Manfioletti
A disposizione: Scali, Rizzon, Cavagna, Ferraglia.
Arbitro: Leonardo Tesi di Lucca (assistenti Berti di Arco-Riva e Morelli di Trento)
Ammoniti: Acka (T), Lechner (B), Prünster (B)
Note: Campo in discrete condizioni, spettatori 200 circa.