Settimana decisiva per la stabilità della maggioranza comunale a Trento, con vertice di maggioranza previsto per il 24 settembre. Inizia oggi, nel giorno in cui è in calendario un vertice anche della maggioranza provinciale, nel primo pomeriggio, ma in questo caso semplicemente per fare il punto della situazione e quello per la prosecuzione dell’azione di governo. La partita in Comune invece è quella che già a inizio luglio aveva visto il sindaco, Alessandro Andreatta, convocare un analogo incontro, con i capigruppo e i segretari cittadini di Pd, Cantiere-Upt, Patt, Idv, Verdi e Socialisti, dopo che era stato ventilato un rimpasto, in seguito alla serie di votazioni che avevano visto la maggioranza andare sotto in Consiglio.
Per la seconda volta, a giugno, era stata respinta la delibera sul regolamento del personale, con la mancanza di quattro voti della maggioranza. Andreatta aveva cercato di chiamare i consiglieri alla lealtà al programma e al senso di responsabilità, in vista di votazioni importanti per l’amministrazione, innanzitutto quella del Prg. Due mesi dopo, adesso il punto resta sostanzialmente lo stesso: le votazioni importanti sono in vista, ma la maggioranza non è ancora chiaro se sia tutta realmente con il sindaco. Fatto è che, se si rincorrono voci di rimpasto della Giunta o di nuova ripartizione delle deleghe o di assegnazioni di incarichi ad alcuni consiglieri o anche di qualche variazione tra i dirigenti, Andreatta continua senza chiarire in anticipo le sue ipotesi di soluzione, proseguendo le sue consultazioni con tutti i partiti, in vista della riunione di sabato coi consiglieri di maggioranza, convocata dunque per fare il punto sia sulle questioni amministrative che politiche.
Le voci, in caso di rimpasto, per la parte Cantiere-Upt vedrebbero sacrificabile Chiara Maule, a favore di Salvatore Panetta o Paolo Castelli, ipotesi che Lorenzo Dellai, deputato e anima del Cantiere, ha chiaramente dichiarato come un segno di cedimento a ricatti, da scongiurare quindi per la tenuta stessa dell’amministrazione, così come ci sarebbe anche almeno una revisione di deleghe per il vicesindaco Paolo Biasiolli, sull’urbanistica, con uno scambio di competenze con Mariachiara Franzoia, ma con Prg in capo al sindaco. Competenze potrebbero andare anche a Tiziano Uez o a Dario Maestranzi. Resta il fatto che Andreatta ha sempre dichiarato che un rimpasto sarebbe l’ultima ratio, quindi bisognerà attendere di sapere se sarà in questo senso la proposta che porterà al vertice, altrimenti non rimarranno che voci. Per l’equilibrio in Consiglio intanto Paolo Serra, in vista di qualche delega in Giunta, sarebbe invece disposto a farsi da parte come capogruppo Pd, in favore di Vanni Scalfi. Un Pd che in vista del 24 settembre ha prodotto un documento, che indica i percorsi per la ripartenza, partendo da temi concreti.


