L’Alto Adige a contatto con la gente. La società di Lega Pro nell’ottica di instaurare un rapporto sempre più stretto e fidelizzato con la cittadinanza ha promosso il primo incontro pubblico informale: un caffè al bar. Ospite il tecnico William Viali che ha parlato a tutto campo con i tifosi e soprattutto con i giornalisti, spiegando quale è la sua visione del calcio e quali sono i principi che ispirano il suo lavoro. Ha risposto in modo esaustivo a tutte le domande, evidenziando quanto il calcio sia metafora della vita, quanto sia indispensabile lavorare sodo, ma questo non è sempre sinonimo di successi, perché ci sono gli episodi. Si è soffermato sulla necessità di creare empatia, di entrare in sintonia con i giocatori per essere tutti partecipi di un unico progetto.
Per quanto riguarda gli obiettivi ha sottolineato che la società non gli ha posto traguardi, ma è chiaro che l’Alto Adige non può giocare per salvarsi e che, nel girone più difficile della categoria, si deve e si può fare bene, creando come si sta facendo i giusti presupposti. Della prossima avversaria, il Feralpisalò, di scena al “Druso” sabato pomeriggio non ha dubbi: “E’ di prima fascia, una squadra ottimamente attrezzata, da affrontare con il giusto approccio”. Viali si ispira al sua grande maestro, Cesare Prandelli, che fa del motto “lavorare sui difetti esaltando i pregi” una linea guida,