IL PRESIDENTE AUSTRIACO FISCHER A BOLZANO. AL BRENNERO SITUAZIONE RISOLTA

Per le ultime visite fuori dai confini austriaci dei suoi 12 anni alla Presidenza della Repubblica, Heinz Fischer ha scelto la Slovenia (dove ha presenziato alla cerimonia dei 25 anni dell’indipendenza) e l’Alto Adige, dove è giunto intorno alle 11 proveniente da Lubiana. Accolto dal presidente della Provincia Arno Kompatscher e dalla tradizionale cerimonia di benvenuto (“landesüblicher Empfang”) degli Schützen in piazza Magnago a Bolzano, il Capo dello Stato austriaco si è quindi trasferito a Palazzo Widmann per un colloquio di circa un’ora con Kompatscher.

Diversi i temi di attualità affrontati, dalla situazione economica in Alto Adige allo sviluppo dei rapporti tra Bolzano, Vienna e Roma, dalla questione dei migranti e del Brennero alla Brexit. Nelle dichiarazioni finali il presidente Kompatscher ha esordito dicendo che la visita “è un grande onore per me e per tutta la Provincia di Bolzano, è l’occasione di dire grazie al presidente Fischer per il suo costante impegno personale a favore dell’autonomia ma anche come massimo rappresentante dell’Austria, che ha sempre accompagnato lo sviluppo dell’Alto Adige.”

Aver scelto l’Alto Adige come meta per l’ultima uscita ufficiale è espressione secondo Kompatscher “del profondo legame che il Capo dello Stato austriaco ha nei nostri confronti. E di questo gli siamo molto grati.” Kompatscher ha ricordato il sostegno politico puntuale all’autonomia e alle esigenze della minoranza di lingua tedesca da parte di Fischer, interlocutore sempre attento e aperto, e della Repubblica austriaca: “Resta attuale e importante la funzione di tutela svolta dall’Austria nei confronti dell’Alto Adige, perchè rappresenta un’ulteriore garanzia nello sviluppo futuro dell’autonomia, in particolare anche oggi nella fase delicata della revisione del Titolo V della Costituzione.” Il Presidente della Provincia ha riferito che nel colloquio con Fischer si è parlato anche del Brennero e dei profughi: “La situazione è tranquilla, il sistema adottato dal Governo italiano e la collaborazione con quello austriaco hanno funzionato bene. È la testimonianza di come la cooperazione europea si dimostri la migliore.”

In questo contesto non poteva mancare un accenno alla Brexit: “Il futuro è nella collaborazione europea. Siamo convinti europeisti – ha detto Kompatscher – e speriamo che l’esito del referendum in Gran Bretagna spinga a cambiare marcia chi crede nell’UE, ad avvicinare di più l’Europa ai cittadini.” Nel colloquio Fischer ha ricordato che l’Europa sta attraversando una fase delicata e in evoluzione: i problemi economici, il flusso dei migranti, la Brexit. “Sono turbolenze che rendono necessaria un’azione chiara e definita.”

Il presidente Heinz Fischer ha detto di aver voluto espressamente tornare in visita prima della fine del suo mandato, il prossimo 8 luglio e ha assicurato che anche in futuro l’Austria manterrà il suo impegno giuridico e morale verso l’Alto Adige. Riguardo al Brennero, ha ribadito che la situazione si è risolta in modo soddisfacente grazie agli ottimi rapporti tra Italia e Austria. Rapporti eccellenti, ha proseguito, come hanno dimostrato gli ultimi accordi (anche finanziari) sull’autonomia speciale nella triangolazione Roma-Bolzano-Vienna. Su questa strada, si è detto certo Fischer, proseguiranno anche il suo successore a Vienna, Alexander Van der Bellen, e il presidente Sergio Mattarella, “conoscitori della questione altoatesine e quindi partner affidabili.”

25 Giugno 2016


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