Il piano di rilancio dell’aeroporto di Bolzano è stato nettamente bocciato. Il referendum indetto dalla Provincia ha visto prevalere in termini schiaccianti i “no” che hanno raggiunto il 70,6 per cento. I favorevoli sono stati appena il 29,4 per cento. Ricordiamo che ieri sono andati alle urne 191.376 elettori pari al 46,7 per cento degli aventi diritto. Il quorum, previsto al 40 per cento, è stato dunque superato. Pertanto la consultazione ha pieno valore.
I votanti hanno dunque decretato che dovrà essere abbandonata la legge preparata dalla giunta provinciale che avrebbe finanziato sino al 2022 lo scalo bolzanino allo scopo di rilanciare e potenziare la struttura con allungamento della pista al fine di permettere l’atterraggio di aerei da 160 o 200 posti. La Provincia autonoma di Bolzano, a questo punto dovrà uscire dalla società di gestione dell’aeroporto Abd per evitare ogni sostegno pubblico. La gestione dell’infrastruttura, che non sarà potenziata, sarà assegnata con una gara europea per continuare ad operare con aerei di portata limitata.
In tutto l’Alto Adige il referendum ha registrato una valanga di “no”. A Bolzano i contrari hanno raggiunto il 65,3 per cento, a Bressanone il 63,8 per cento., a Brunico il 72,1, a Laives l’82,9 per cento , a Merano il 58,2 per cento. La località più contraria in assoluto al potenziamento e al rilancio dell’aeroporto di San Giacomo si è rivelata Cortaccia ove i “no” hanno raggiunto il 93,2 per cento
Solo in due località hanno prevalso i favorevoli. I “si” hanno vinto a Selva Gardena con il 52,6 per cento e a Corvara in Badia con il 58,8 per cento. In questi casi il voto ha risentito degli interessi degli albergatori della val Badia e della Val Gardena che avevano individuato nell’aeroporto un possibile ulteriore sviluppo turistico
Il “si” ha prevalso anche tra i 7800 elettori che hanno votato per posta. Si tratta di altoatesini che hanno residenza in Alto Adige ma domicilio altrove. In questo caso il “si” ha raggiunto il 54,4 per cento