Barriere anti migranti al Brennero. L’Italia non è certo un Paese che si fa spaventare da un gabbiotto. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, a proposito della costruzione di barriere austriache al Brennero. Stiamo lavorando con impegno per controllare gli itinerari italiani affinché non vi sia né il motivo, né la scusa, né il pretesto per costruire quel muro, ha ribadito Alfano. Intanto sulla questione è intervenuto anche il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei. Non è con i muri o la chiusura delle frontiere che si affrontano problemi di carattere umanitario. Questa situazione di migrazione universale – ha precisato Bagnasco – deve essere più seriamente affrontata a livello internazionale, ossia dall’Onu, e non soltanto dell’Europa o dall’Italia che lo sta facendo come meglio può.
Sul problema dei controlli al Brennero il presidente del Consiglio provinciale trentino, Bruno Dorigatti, auspica il superamento della cultura delle singole scelte in solitudine, a favore di una ritrovata collegialità della e nella politica, ribadendo l’importanza del processo euroregionalistico e del costante confronto con Bolzano ed Innsbruck, anche di fronte alla più che recente disponibilità austriaca ribadita dal Ministro Sobotka nell’incontro con il ministro Alfano a riconsiderare alcune sue posizioni.