L’ex procuratore Cuno Tarfusser non aprì un’inchiesta sull’uso dei cosiddetti fondi riservati da parte dell’allora governatore dell’Alto Adige Luis Durnwalder ma indagò sull’utilizzo dei fondi a disposizione del gruppo consigliare della Volkspartei in regione dato che il partito della Stella Alpina aveva predisposto versamenti personali ai singoli consiglieri senza un vincolo sull’utilizzo istituzionale delle somme. E’ quanto ha rivelato l’ex procuratore Cuno Tarfusser chiamato a deporre in qualità di teste nell’ambito del processo a carico dello stesso Durnwalder, accusato di peculato per l’uso dei fondo riservati. Il dottor Tarfusser ha chiarito che non vi fu mai un’inchiesta specifica sui fondi riservati in quanto nell’ambito di quel procedimento aperto non vi fu la percezione di una situazione di illiceità. A specifica domanda del dottor Rispoli, l’ex procuratore Tarfusser ha anche puntualizzato di nion aver mai approfondito, sotto il profilo della legittimità giuridica, il tema dell’uso dei fondi riservati ma ha detto di condividere il pronunciamento della Corte di Cassazione che ha ribadito la necessità di rispetto delle norme generali sull’uso dei fondi pubblici, al di là di specifiche leggi di riferimento. L’ex procuratore ha però puntualizzato di ritenere giuridicamente valide le autocertificazioni con cui Durnwalder certificò l’uso di alcuni fondi. Gli avvocati di difesa di Durnwalder Brandstaetter e Aiello hanno però ottenuto l’acquisizione di diversi atti del fascicolo in questione, che risale al 2004 e si conclude con un’archiviazione. Il tribunale ha così disposto il rinvio del processo attuale al 13 maggio per la traduzione di alcune parti. Il procuratore capo Guido Rispoli non potrà dunque illustrare l’accusa in aula in quanto dal 18 aprile prenderà le funzioni di procuratore generale a Campobasso