Valanga killer in Valle Aurina: poco dopo le 11 un fronte nevoso di 500 metri per 600 di profondità si è staccato da Monte Nevoso ed ha travolto 14 scialpinisti, che si stavano dirigendo verso la vetta a 3300 metri di quota. Il bilancio è di sei morti, 5 altoatesini ed un austriaco, tra loro anche un ragazzino appena 16enne, che si trovava in gita con il padre, che invece è riuscito a salvarsi. Le vittime sono Margit Gasser, 32 anni di Campo di Tures, Matthias Gruber, 16 anni di Valle Aurina, Christian Kopfsguter, 21enne di Villabassa, Alexander Patrick Rieder, 42 anni di Chienes, Bernhard Stoll, 43enne di Villabassa, Horst Wallner, 49 anni austriaco. Altri otto alpinisti sono stati recuperati illesi dalla valanga, una donna austriaca, che ha riportato un trauma al ginocchio, è stata accompagnata subito in albergo in stato di schock. Sul posto hanno operato cento uomini delle varie organizzazioni di soccorso in montagna, coadiuvati da quattro elicotteri. Sulla dinamica del distacco della valanga non c’è ancora chiarezza. Secondo i soccorritori, sembra che si sia creato il fenomeno del sovraccarico nevoso, vale a dire uno strato di neve fresca che scivola su uno strato più duro di neve ormai vecchia. L’intervento di soccorso è stato molto difficile.. Per poter raggiungere la vetta ad oltre 3.000 metri di quota gli elicotteri dovevano essere leggerissimi e perciò hanno volato con poco carburante, lasciando a terra tutta l’attrezzatura superflua. Il premier Matteo Renzi, impegnato a Parigi per il vertice dei progressisti europei, è rimasto in continuo contatto con la Protezione civile per seguire la sciagura della valanga in Valle Aurina. Sul posto della tragedia si è recato anche il senatore Hans Berger, esponente della Svp che conosce molto bene la Valle. La zona dove si è staccata la valanga è insidiosa, ha detto Berger, se una slavina si stacca lassù, per chi si trova più in basso non c’è via di scampo.
Ascoltiamo il senatore Hans Berger:
Sentiamo Gino Comelli dell’Aiut Alpin Dolomites: