EX DIRETTRICE UNESCO ELOGIA SFORZI CINA NELLA TUTELA DEL PATRIMONIO CULTURALE

Foto: Italpress ©

PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Mentre avanza nel suo processo di modernizzazione, la Cina ha compiuto enormi sforzi per proteggere il proprio patrimonio e ha ottenuto progressi significativi nella sua conservazione, ha dichiarato a Xinhua Irina Bokova, ex direttrice generale dell’UNESCO, in una recente intervista.

Quest’anno segna il 40esimo anniversario dell’adesione della Cina alla Convenzione per la Protezione del Patrimonio Mondiale Culturale e Naturale. Bokova ha affermato che, nel corso degli anni, la Cina ha accolto con entusiasmo l’idea centrale della Convenzione.

Dal 1987, quando la Grande Muraglia e altri siti cinesi furono iscritti per la prima volta nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, la Cina ha raggiunto un totale di 60 siti riconosciuti.

“Oggi la Cina è tra i Paesi al vertice della lista”, ha sottolineato Bokova.

Sono trascorsi oltre 30 anni dalla sua prima visita in Cina. Bokova ha raccontato che, partecipando a numerose conferenze e attività di scambio culturale, percepisce chiaramente come la Cina sia uno di quei Paesi in cui progresso sociale ed economico procedono di pari passo con l’avanzamento culturale.

“Quando parliamo di competenze globali, credo che una parte fondamentale sia l’alfabetizzazione culturale”, ha affermato l’ex direttrice generale dell’UNESCO.

Rilevando che la Cina ha “ottenuto grandi successi” nella tutela del suo patrimonio, Bokova ha detto di essere rimasta particolarmente colpita dall’approccio innovativo del Paese alla protezione dei beni culturali. Pochi mesi fa ha ricordato che è stata invitata a visitare un centro di restauro in Cina, dove ha potuto osservare “competenze di altissimo livello” nel restauro di manoscritti e nella conservazione di monumenti.

“Per proteggere il patrimonio comune dell’umanità, credo sia importante formare esperti”, ha affermato, aggiungendo che gli specialisti cinesi hanno investito grandi sforzi in questo campo.

Bokova ha elogiato la Cina per aver condiviso attivamente la propria esperienza con altri Paesi, anche attraverso programmi per lo sviluppo delle competenze in materia di tutela del patrimonio con nazioni africane e dell’ASEAN.

Quest’anno ricorre anche il centenario della fondazione del Museo del Palazzo di Pechino. Bokova ha sottolineato il ruolo attivo del museo nello scambio culturale globale – dalla condivisione delle collezioni all’organizzazione di conferenze e seminari, fino alla promozione dello scambio di competenze e studiosi.

Bokova si è inoltre detta colpita dall’integrazione di creatività e design nei prodotti culturali, citando come esempio la sua visita ai siti lungo l’Asse Centrale di Pechino, iscritti lo scorso anno nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Ha poi osservato che la Cina è una delle economie creative in più rapida crescita, con un numero crescente di città cinesi che aderiscono alla Rete delle Città Creative dell’UNESCO.

Bokova ha espresso ammirazione per la capacità della Cina di coniugare modernità e tradizione. Ha descritto il Paese come un esempio straordinario di nazione che resta profondamente radicata nella propria storia e cultura, pur abbracciando modernità e creatività.

Ha inoltre elogiato l’orgoglio che il popolo cinese nutre per la propria cultura, sottolineando l’importanza di conoscere la propria storia. Bokova ha affermato che, conoscendo e valorizzando il proprio passato, le persone possono diventare più aperte e tolleranti verso le storie degli altri, un messaggio che spera possa essere accolto anche da altri Paesi.

In linea con i principi della Convenzione sul Patrimonio Mondiale, Bokova ha ribadito che tutte le culture sono sullo stesso piano.

“Tutte le culture devono essere rispettate, e si permeano e si influenzano a vicenda. E’ da questa interazione che deriva l’incredibile diversità culturale dell’umanità”ha concluso.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

25 Novembre 2025


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