ROMA (ITALPRESS) – Una domenica ricca di novità al World Boxing Congress. Dallo Sheraton Hotel Parco de Medici di Roma, una giornata in cui la Federazione Internazionale ha eletto per acclamazione il suo nuovo presidente, il kazako Gennadiy Golovkin, unico candidato in lizza per la posizione di numero uno. Classe 1982, leggenda mondiale della boxe, Golovkin ha coronato un altro sogno, dopo essere stato campione del mondo di quattro sigle (WBC, WBA, IBF e IBO), argento olimpico ad Atene 2004 e dal 2024 presidente del comitato olimpico kazako e presidente della commissione olimpica della World Boxing, avendo avuto un ruolo chiave per la riammissione del pugilato a Los Angeles 2028. Sono state inoltre rinnovate le cariche di vicepresidente e dell’intero board della Federazione. “Sono qui per lottare per qualcosa di importante – le parole di Golovkin – per il futuro della boxe stessa. Vogliamo proteggere gli atleti e lo sport, con il vostro aiuto ripristineremo la fiducia nella boxe mondiale. Tutti insieme possiamo riconoscere il pieno riconoscimento del Cio, non solo per Los Angeles, ma per tutte le future Olimpiadi”. Quanto al programma, il neo presidente ha spiegato che “si basa su quattro pilastri: gli atleti vengono prima di tutto, poi c’è l’integrità, l’innovazione e la stabilità finanziaria”. Il congresso della World Boxing, che ha visto in apertura anche la presenza del presidente del Coni, Luciano Buonfiglio, e del suo predecessore Giovanni Malagò in rappresentanza del Cio, ha inoltre espresso parere positivo verso la decisione del board risalente a maggio, che rende obbligatorio lo svolgimento di test di genere per partecipare alle competizioni internazionali sotto l’egida della Federazione. La norma è stata approvata con 41 voti a favore, 9 contrari e 5 astenuti. Già in occasione dei Campionati Mondiali di Liverpool, disputati a settembre, i partecipanti si erano dovuti sottoporre a un test genetico per poter prendere parte alle competizioni. Nell’occasione, la campionessa olimpica dei pesi welter femminile a Parigi 2024, l’algerina Imane Khelif, era stata esclusa dalla manifestazione dopo aver deciso di non sottoporsi al test.
“Oggi siamo tutti chiamati a sostenere la nuova governance, il messaggio deve essere forte e chiaro: la World Boxing costruirà l’avvenire della nostra disciplina – le parole di Flavio D’Ambrosi, presidente della Federazione Pugilistica Italiana -. Siamo coscienti che sarà un duro lavoro, dovremo evitare gli errori del passato, dovremo elevare la qualità degli arbitri e giudici, dovremo gestire con attenzione le risorse della World Boxing ma soprattutto sono sicuro che con un’azione sinergica arriveremo al traguardo per avere un movimento forte e coeso. Per questo motivo, ritengo che nel 2026 sia indispensabile che i nostri atleti gareggino unicamente per le competizioni della World Boxing e all’interno del circuito olimpico, nell’interesse dei pugili che devono avere un unico percorso verso il sogno olimpico e per la credibilità del nostro movimento”.
– foto ufficio stampa FPI –
(ITALPRESS).
GOLOVKIN ELETTO PRESIDENTE WORLD BOXING, D’AMBROSI “OCCASIONE PER RIPARTIRE”

Foto: Italpress ©
24 Novembre 2025
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