Con l’imminente apertura del Mercato Centrale al WaltherPark, il 16 ottobre prossimo, Bolzano si appresta a entrare in una nuova era culinaria, un’operazione che promette di ridefinire il concetto di ristorazione e di aggregazione sociale nel capoluogo altoatesino. Non si tratta di un semplice polo gastronomico, ma di un progetto ambizioso che unisce l’alta cucina alla filosofia del “mercato”, un format già rodato e di successo a livello nazionale. Con i suoi 4.000 metri quadrati e 23 botteghe, il Mercato Centrale si presenta come una vera e propria cittadella del gusto, un luogo dove la materia prima si trasforma in eccellenza sotto gli occhi dei visitatori.
L’ideatore, Umberto Montano, ha chiarito la visione: “Portiamo a Bolzano un’esperienza unica, in cui l’artigianalità e la passione dei nostri maestri del gusto incontrano un’atmosfera informale e conviviale”.
Il Mercato Centrale, posizionato al secondo piano del WaltherPark, realizzato su una superficie di 4500 metri quadri, con una capienza fino a 1.000 ospiti, con una terrazza da 300 posti a sedere, che abbraccia la vista del Catinaccio, sarà aperto fino alle 23, anche la domenica. Una soluzione che risponde a una chiara esigenza della città e che lo rende un punto di riferimento per chi cerca una proposta di qualità anche in orari serali, spesso trascurati.
“Siamo certi che diventerà una nuova piazza, un polo di attrazione per tutti, residenti e turisti,” ha affermato Thibault Chavanat, presidente del WaltherPark. L’anteprima di oggi, con un assaggio delle specialità che verranno offerte, ha già scaldato gli animi. Si spazia dalla carbonara al tartufo di Christiano Savini, takoyaki di Alessandro Chen, pastrami di Joe Bastianich e ostriche fresche del Bistrot Pedol.
Oltre a questi, apriranno i propri spazi anche: Egidio Michelis con la sua pasta fresca, Valeria Picone con la pizza, Tom Wohlgemuth con il superfood, il pasticcere bolzanino Andreas Acherer, Davide Longoni con pane e dolci, Denis Rodriguez con i prodotti a base di carne, Elmar Pardeller con specialità altoatesine, la famiglia Braga con piatti vegetariani, le specialità dolciarie napoletane di Gaetano Sessa e il ristorante Anita di Bolzano. Un’offerta eterogenea, pensata per soddisfare ogni palato e per raccontare una storia di gusto che affonda le sue radici nella tradizione italiana e locale, proiettandosi verso il futuro.[Vs]



