DIOCESI BOLZANO BRESSANONE, ‘DON CARLI IN ALTA PUSTERIA’

La decisione dopo il report sugli abusi nella chiesa locale

Foto: Ansa

“Nel quadro degli avvicendamenti annuali del personale, il sacerdote Giorgio Carli è stato nominato collaboratore pastorale in Alta Pusteria a decorrere dal primo settembre 2025”. Lo comunica la diocesi di Bolzano Bressanone riferendo che “dopo la pubblicazione della perizia indipendente sugli abusi sessuali nella diocesi di Bolzano-Bressanone, un gruppo di esperti ha esaminato anche il suo caso e raccomandato alcune misure, che sono state confermate dai vertici diocesani. I responsabili in loco sono stati informati personalmente”.
A seguito del report sugli abusi commissionato allo studio legale Westpfahl, Spilker, Wastl di Monaco di Baviera, tra i vari passi la diocesi ha insediato un gruppo interdisciplinare con il compito, spiega una nota, “di esaminare la situazione dei quattordici sacerdoti ancora in vita citati nel report ed elaborare adeguate misure nella cornice delle norme ecclesiali e del diritto, sul piano medico nonché delle esigenze pastorali”.
Le misure possibili includono il divieto di celebrare la Santa Messa in forma pubblica, un accompagnamento psicologico, la restrizione delle attività pastorali, in particolare nel contatto con minori, il monitoraggio da parte di persone incaricate e i loro feedback regolari. Nel caso di don Giorgio Carli, al centro anni fa di un lungo iter giudiziario, “sono state stabilite le seguenti misure: accompagnamento psicologico, attività pastorale con bambini e adolescenti solo in presenza di altri adulti e monitoraggio costante da parte di referenti designati”.
Il vescovo, Ivo Muser, riferisce ancora la nota, sottolinea di “assumersi consapevolmente la responsabilità per l’impiego di don Giorgio Carli, sulla base delle raccomandazioni del gruppo di esperti e delle circostanze esistenti”. Monsignor Muser ritiene “essenziale ricercare soluzioni responsabili anche nei casi difficili, sempre nell’osservanza di regole chiare e precise, all’interno di condizioni quadro controllate e nella consapevolezza che la sicurezza e la tutela dei minori nella nostra diocesi hanno la massima priorità”.

2 Settembre 2025


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