L’INTER ALLA PROVA UDINESE, CHIVU “NIENTE CALI DI CONCENTRAZIONE”

Foto: Italpress ©

MILANO (ITALPRESS) – Con la concretezza di chi conosce bene il valore del lavoro quotidiano, Cristian Chivu ha tracciato la rotta in vista di Inter-Udinese, in programma domani alle 20.45 a San Siro. Il tecnico nerazzurro, nella conferenza stampa della vigilia, ha ribadito concetti chiari: mentalità, meritocrazia e motivazioni come bussola per affrontare un avversario insidioso.

“Dobbiamo mantenere atteggiamento e mentalità avute nella scorsa partita”, ha sottolineato l’allenatore, guardando al match che arriva prima della sosta. Un passaggio che diventa banco di prova non solo per la squadra, ma anche per chi torna a disposizione: “Calhanoglu? E’ un giocatore importante, l’ha dimostrato, come ha mostrato la voglia di far parte di questo gruppo. Dal primo giorno di ripresa ci ha fatto vedere delle cose importante. E’ tornato motivato e con la mentalità giusta, come tutti gli altri. Siamo contenti torni dopo la squalifica”.

Tra i temi più caldi, la crescita dei giovani. L’allenatore rumeno si è soffermato su Pio Esposito: “Conosco Esposito da quando aveva 13, so della sua ambizione e della sua motivazione. E’ un ragazzo con i piedi per terra, sa che deve lavorare. La convocazione in Nazionale è una sfida che a lui piace. E’ un ragazzo umile, più aumentano le aspettative più lui rende meglio. Sono contento e felice per lui”.

Ampio spazio anche alla gestione del gruppo e al turnover: “Per avere un gruppo motivato e sana competizione serve accontentare un pò tutti, ma non si deve perdere la meritocrazia. Il livello in campo deve essere alto, il primo principio è la meritocrazia. Bisogna prepararsi al meglio all’opportunità, per il bene del gruppo, a prescindere se si parte dall’inizio o si subentra. Tutti devono fare vedere che sono soluzioni valide”.

Niente proiezioni a lungo termine, solo concentrazione sul presente: “Penso solo alla gara di domani, visto che poi c’è la sosta. Non guardo troppo avanti, troppi piani danneggiano a livello mentale e di aspettative”. E sul possibile impiego dal primo minuto di alcuni giocatori, Chivu non si sbilancia: “Sucic titolare? Io guardo 22 giocatori di movimento che devono cercare di mettermi in difficoltà”.

Infine, uno sguardo agli avversari e alle soluzioni tattiche interne: “Frattesi? E’ una mezzala di inserimento, ma può giocare anche sottopunta, posizione in cui può darmi anche più densità”, ha spiegato il tecnico, prima di mettere in guardia sul valore dei bianconeri: “Non dobbiamo sbagliare nulla. Loro sono una squadra ostica, strutturata dal punto di vista fisico. L’anno scorso hanno fatto vedere belle cose. E’ sempre difficile affrontare una squadra come l’Udinese”.

Domani a San Siro sarà quindi sfida di nervi e concentrazione: l’Inter di Chivu arriva con le idee chiare e un mantra ben definito, quello della mentalità vincente.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

31 Agosto 2025


CONDIVIDI

© RadioNBC.it - Riproduzione riservata




Primo Piano

SNOWBOARD, A 39 ANNI AARON MARCH VINCE IL GIGANTE DI CORTINA

L’Italia del parallelo sa solo vincere e tocca all’altoatesino Aaron March proseguire la striscia vincente del team azzurro vincendo sulla pista Tondi di Cortina d’Ampezzo. Ed il trionfo azzurro è completato dal terzo posto di Ivan Bormolini che supera nella small final l’altro altoatesino Edwin Coratti, quarto al pari della sorella Jasmin nella gara femminile. … Continua a leggere

SERIE B, FINISCE CON UN OPACO 0-0 TRA FC SUEDTIROL-BARI

Finisce con un opaco 0-0 la sfida salvezza tra Fc Suedtirol-Bari nella 16/a giornata di andata allo stadio Druso di Bolzano, ultima sfida casalinga di questo 2025 per la formazione altoatesina. L’episodio chiave di questo match, povero di emozioni particolari. è giunta al 25′ del primo tempo con l’espulsione di Simone Tronchin dell’Fc Suedtirol per … Continua a leggere

ALTOATESINO MORTO IN MAROCCO DA SEI MESI, NESSUNO PAGA PER IL RIENTRO DELLA SALMA IN ITALIA

É morto per un attacco di cuore e a distanza di tre mesi dal decesso la salma è ancora in una cella frigorifero di Agadir, in Marocco, perché nessuno paga le spese per riportarla in Italia o per seppellirlo nel paese del nord Africa. É la storia del 59enne Michael Oberkofler, originario di Laives, in … Continua a leggere